“Non è possibile chiudere l’intera categoria della cura della persona”, rabbia a Foggia per la chiusura di alcune attività

Foggia – “Come è possibbile chiudere un’intera categoria della cura della persona quando dietro ci sono persone che hanno bisogno, la cura della persona non è soltando farsi una piega ma è anche dare benessere a un disabile o a persone che hanno difficoltà, come quelle circolatorie o altro, la cura della persone è sempre stato un ambiente tutelato e rispettoso delle regole.
Noi anche dopo l’apertura del primo lockdawn ci siamo adoperati ad adottare tutti i protocolli Dpi, ora con quale motivazione chiudono nuovamente questo settore che è sicuro? Noi vogliamo i numeri! Perchè se lavorare non è piu un diritto anche pagare non è piu un dovere”.
Questo il duro sfogo di Anna Biccari, parrucchiera e truccatrice foggiana che lavora nel settore da 33 anni. Figlia d’arte, Anna Biccari aveva deciso di aprire il suo nuovo salone “Anna Biccari Hair & Make up” il 15 marzo 2021 in via Callisto Azzariti 4 nella centralissima piazza Umberto Giordano.
Purtroppo, proprio il 15 marzo la Puglia è tornata in zona rossa e prima ancora di aprire Anna ha dovuto chiudere la sua attività. Come Anna tanti altri professionisti del settore dedicato alla cura della persona e non solo (si pensi ai gestori di palestre e scuole di danza che da ottobre non hanno più aperto) si vedono costretti a chiudere nuovamente le porte delle loro attività.
“Ormai è piu di un anno che siamo entrati in questa emergenza Covid e continuiamo a vedere sempre gli stessi errori con la stessa precisione perchè evidentemente la catena è sempre la stessa e manca una parola: trasparenza – incalza Anna Biccari -. Autobus affollati, supermercati e uffici postali pieni e noi parrucchieri con un solo cliente a operatore siamo chiusi”.