Foggia nel '700: quando in città c'erano gli Illuminati

Foggia – Il ‘700 fu un secolo molto particolare e importante per tutta l’Europa grazie alla corrente intellettuale e culturale dell’Illuminismo. Nella prima metà del secolo, la città di Foggia, apparve profondamente animata da un buon fermento.
In realtà, leggiamo nel libro di Leonardo Scopece, Storia di Foggia, che già a partire dalla seconda metà del ‘600, a Foggia, iniziavano ad operare delle prime associazioni culturali di intellettuali votate allo studio delle lettere.
A Foggia nacque, infatti, l’Accademia dei Fantastici, dei Volubili e degli Invogliati. Queste associazioni intellettuali e culturali videro tra i loro più importanti promotori il poeta foggiano Giovan Battista Vitale.
Il ‘700 però, per la città di Foggia, fu anche un secolo di dolore e distruzione: nel 1731, infatti, vi fu il terribile terremoto che portò alla distruzione di moltissimi edifici e alla morte di quasi duemila persone, mille in città e altre centinaia in campagna.
Nel 1733, due anni dopo quel devastante evento, alcuni uomini colti della città, fra i quali Michele Gargani, Domenico Andrea Ricciardi, Saverio Celentano, Fabrizio Tafuri, Nicolò Tortorelli, Giovanni Andrea Viscardi e il religioso Domenico Della Bella, fondarono l’Accademia degli Illuminati.

Questa istituzione foggiana, in linea con la corrente culturale e la massoneria che in quel secolo caratterizzava molti Paesi dell’Europa, fu molto attiva in città e incentivata da Mons. Celestino Galliani, importante enciclopedico, filosofo e matematico di quei tempi.
L’istituzione dell’Accademia degli Illuminati di Foggia può essere considerata una delle più importanti e illustri testimonianze della volontà di rinascita della città dopo le pesanti e tragiche perdite e distruzioni causate dal terremoto del 1731.
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