Foggia, mazzette per ottenere case e lavoro: chiesto rinvio a giudizio per 11 persone
Coinvolti anche l’ex sindaco Landella (per abuso) e l’ex assessore Bove
Un nuovo processo potrebbe attendere l’ex sindaco di Foggia, Franco Landella. Per lui e per altre dieci persone – tra cui l’ex assessore della sua Giunta Antonio Bove – i pm Roberta Bray e Enrico Infante della Procura di Foggia hanno chiesto il rinvio a giudizio contestando i reati di tentata estorsione per ottenere l’assegnazione di alloggi popolari; induzione indebita a dare/ottenere denaro euro per avere una casa popolare; tentata induzione indebita per un posto di lavoro in Comune; minacce, danneggiamento; traffico di influenze illecite; abuso; falso e occupazione di alloggi. Oltre a Landella e Bove sono accusati l’addetta alle politiche abitative del Comune Anna Rosaria Ester De Nisi con la collega dello stesso ufficio Ida Paranzino, Luigi Napolitano, il figlio Domenico, Giovanni Ferrazzano, Silvia Pacello, Lucia Livrieri, Luigi Cappuccio e Raffaella Ziccardi.
A marzo la gup Bencivenga dovrà decidere se accogliere o respingere le richieste di rinvio a giudizio avanzata dai pm.