Foggia, manifestazione contro le aggressione al personale sanitario
Oltre duecento le persone, tra medici, infermieri e studenti universitari che a Foggia questa mattina alla manifestazione organizzata dai sindacati delle professioni mediche per protestare contro le aggressioni subite dal personale sanitario negli ultimi giorni. Tre gli episodi: uno avvenuto in un reparto e due nel pronto soccorso del policlinico Riuniti. Nove, in tutto, le persone che hanno riportato ferite tra medici, infermieri e vigilantes. L’episodio più grave è avvenuto nel reparto di Chirurgia toracica quando medici e infermieri sono stati aggrediti da parenti e amici di una ragazza di 23 anni di Cerignola, deceduta poco prima durante un intervento chirurgico. Il personale sanitario per sfuggire alla violenza dei parenti è stato costretto a barricarsi in un locale dell’ospedale foggiano.
“La manifestazione di oggi – ha detto Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani, emergenza area critica (Aaroi Emac) – deve rappresentare il disagio dei professionisti sanitari che sono il parafulmine di un malessere della popolazione che è motivato dalla carenza strutturale, di personale e di risorse. A farne le spese sono i cittadini». Così , intervenendo alla manifestazione organizzata questa mattina a Foggia in seguito ai numerosi episodi di violenza contro il personale sanitario del policlinico Riuniti. Siamo qui a testimoniare l’indispensabilità di una ricostruzione del rapporto di fiducia tra sanità e cittadini che si è persa nei decenni”.