Monsignor Pelvi: “A Foggia non vi è solo paura, c’è anche tanta omertà”

Foggia – E’ in corso l’atteso incontro con il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, incontro al quale hanno preso parte anche Vincenzo Pelvi (arcivescovo Foggia-Bovino), Raffaele Grassi (prefetto di Foggia), Giuseppe Volpe (procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari e coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Bari), Ludovico Vaccaro (procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia) e Pierpaolo Limone (rettore dell’Università di Foggia).
“E’ tempo di coraggio e di scelte per porre fine a forme di ambiguità e ad ogni forma di assoggettamento – ha affermato Vincenzo Pelvi, arcivescovo Foggia-Bovino -. Tra noi non vi è solo paura, vi è spesso omertà. Non sempre si è vittima del sopruso del potente o del gruppo criminale, ma spesso siamo noi a cercare più il favore che il diritto”.
E ha continuato: “I cittadini devono sapere con chiarezza di fronte a cosa si stanno trovando, devono avere la possibilità di reagire senza un lessico scuro. Anche la classe politica deve far capire che la furbizia non può essere premiata”.
Un intervento molto sentito quello di Pelvi che sottolinea l’importanza della libertà dei cittadini in una città caratterizzata dalla presenza di una mafia rumorosa, da fermare.
“Occorre l’impegno di tutti se si vuole riportare la legalità al centro della vita delle persone – conclude Pelvi -. Solo così ognuno potrà condurre una vita più serena, questo è il mio augurio”.