Foggia, “La città che vorrei” si chiude con l’omaggio a Pino Daniele

FOGGIA – Si è conclusa ieri, 25 maggio, con uno straordinario successo di partecipazione la terza edizione della manifestazione “La città che vorrei”, che ha trasformato Foggia in un laboratorio aperto di riflessione, arte e cittadinanza attiva. Il gran finale è stato affidato all’intensità e all’eleganza del concerto “Il cielo è pieno di stelle” – omaggio a Pino Daniele – con due protagonisti d’eccezione della scena jazz italiana: Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello. L’Aula Magna dell’Università di Foggia, completamente gremita, ha accolto un pubblico emozionato e partecipe, suggellando con una serata di altissimo profilo artistico una quattro giorni ricca di appuntamenti e significati.
«La risposta della città è andata oltre ogni aspettativa – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Foggia, Lorenzo Lo Muzio –. Questa terza edizione ha confermato la forza del progetto: abbiamo costruito insieme una visione possibile di futuro, con una manifestazione che non è solo culturale, ma profondamente civile. Le emozioni del concerto finale con Bosso e Mazzariello, che hanno reso omaggio con grande sensibilità e virtuosismo a un’icona della musica italiana come Pino Daniele, rappresentano idealmente la sintesi del nostro percorso: bellezza, memoria, appartenenza, visione.»
«La comunità foggiana è viva, ricca di risorse, energie, talenti, alla ricerca di opportunità di aggregazione e partecipazione, lontanissima dagli stereotipi e dai pregiudizi con cui viene sistematicamente affrancata, e da una narrazione superficiale. E vuole vivere nel presente e correre verso il futuro, non rimanere intrappolata in un eterno passato: il nostro ruolo e la nostra missione è non tradirla, non deluderla, e continueremo a lavorare ogni attimo di ogni giorno per mantenere un impegno innanzitutto verso noi stessi» le parole della Sindaca Maria Aida Episcopo.
«Oltre 25mila presenze stimate, i Campi Diomedei contenitore accogliente e inclusivo di persone e iniziative, così come gli spazi universitari aperti alla collettività: l’ennesima conferma che se le proposte sono all’altezza delle aspettative e delle esigenze, le risposte della nostra città sono eccezionali. E la chiara indicazione che la strada da seguire – che lega la legalità alla cultura – è questa, con coraggio e determinazione» sostiene l’assessore alla Legalità Giulio De Santis.
Dalla musica alla legalità, dall’arte pubblica alla formazione, “La città che vorrei” ha saputo intrecciare linguaggi e generazioni, toccando tutti i luoghi simbolo della trasformazione urbana e sociale di Foggia: dal centro storico ai rinnovati Campi Diomedei, fino alle sedi universitarie di Giurisprudenza e dell’Area Economica. Grande rilievo è stato dato ai laboratori partecipativi, agli eventi sportivi e performativi, alla valorizzazione dei giovani talenti locali, fino ai numerosi momenti di dialogo istituzionale e accademico che hanno affrontato temi cruciali come la sostenibilità, la rigenerazione urbana, la giustizia sociale e ambientale.
Tra gli appuntamenti più significativi la prima edizione del TEDxUniversityofFoggia, che ha portato nella nostra città voci ispiranti e prospettive innovative sul cambiamento. La presenza dell’attore Luca Argentero, in qualità di testimonial, ha impreziosito l’evento, contribuendo a rafforzare l’attenzione nazionale sull’iniziativa.
Fondamentale per il successo della manifestazione è stato il grande partenariato istituzionale, associativo e accademico, che ha sostenuto con convinzione il progetto. Un ringraziamento particolare va all’Amministrazione Comunale di Foggia, alla Sindaca Maria Aida Episcopo e all’Assessore alla Legalità Giulio De Santis, per il costante supporto e la visione condivisa di una città che punta sulla cultura e sulla legalità come motori di rinascita.
Il concerto finale ha rappresentato uno dei momenti più alti di una manifestazione che ha saputo coinvolgere studenti, cittadini, artisti, docenti e rappresentanti delle istituzioni, rafforzando un senso diffuso di comunità attiva e appartenenza consapevole.
“Il cielo è pieno di stelle”, come il cielo sopra Foggia in questi giorni – ha concluso il Rettore –. Una città viva, che si guarda con occhi nuovi, e che comincia a credere davvero nel proprio futuro.
