Foggia e Libera ricordano Nicola Ciuffreda
Il 14 settembre 1990, Nicola Ciuffreda, un imprenditore edile della nostra città, venne ucciso, all’età di 53 anni, sul suo cantiere, in via Eugenio Masi, perché si era rifiutato di pagare il pizzo. Nicola Ciuffreda è un uomo, marito e padre che paga con la vita il suo rifiuto di cedere al ricatto della “Società foggiana”. La sua storia è emblematica della storia della città di Foggia perché quello dell’edilizia è stato per molti anni il settore di maggiore sviluppo economico e nello stesso tempo è tuttora uno dei settori più esposti al ricatto mafioso, come dimostra l’elenco di imprenditori colpiti e minacciati prima e dopo di lui. Nicola Ciuffreda di fatto, con la sua vita ha difeso la possibilità di lavorare, di fare imprenditoria a Foggia come uomini e donne liberi. Inoltre, la sua rappresenta una storia troppo a lungo dimenticata dalla nostra città. La sua famiglia, lasciata sola e isolata per lunghi anni, ci ricorda il valore della memoria e della vicinanza alle famiglie delle persone vittime, ci richiama al nostro impegno per sottolineare che tutte le vittime innocenti delle mafie hanno la stessa dignità, anche se spesso sono oggetto di rimozione da parte dell’opinione pubblica. Ci richiama poi all’impegno per costruire verità perché la sua storia – come purtroppo altre del nostro amato territorio – è ancora in attesa di giustizia. Per questo, per tenere viva la sua memoria, per essere vicini alla sua famiglia e per continuare a tenere alta l’attenzione sul fenomeno del racket delle estorsioni, ci ritroveremo in due momenti. Il primo, più intimo e di riflessione, si è svolto ieri sera nella chiesa di San Francesco Saverio. Il secondo, più collettivo e di denuncia, il 16 settembre, alle ore 18:30, presso la sala Rosa del Palazzetto dell’Arte. L’iniziativa, voluta dal presidio di Libera Foggia – dedicato proprio alla memoria di Ciuffreda insieme a quella di Marcone – insieme al Comune di Foggia, vedrà, dopo i saluti delle Istituzioni presenti e della dott.ssa Maria Aida Episcopo, Sindaca di Foggia, di Giulio De Santis – assessore alla sicurezza e legalità del Comune di Foggia e di Ida La Salandra – Dirigente scolastica del Liceo Scientifico “A. Volta”, la partecipazione e gli interventi della dott.ssa Rossella Pensa – Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e Presidentessa ANM sezione di Foggia, del dott. Alessandro Zito – presidente FAI Antiracket di Foggia, e della dott.ssa Federica Bianchi – referente Libera Foggia. Importante e preziosa la testimonianza dei figli di Niccola. Nel corso dell’iniziativa, inoltre, verrà presentato, in anteprima nazionale, il video intervista ai familiari di Nicola realizzata per “Vivi, Libera Memoria” e un breve video sulla sua vita realizzato dagli studenti e studentesse del Liceo Scientifico “A. Volta”. Sarà fondamentale la partecipazione di ciascuno – singoli e associazioni – per abbracciare il nostro concittadino e la sua famiglia, per continuare a chiedere verità e giustizia e per non arrenderci davanti al fenomeno del racket delle estorsioni ma impegnarci di più tutti nel percorso di consapevolezza e denuncia. Lo dobbiamo a Nicola, a tutte le vittime innocenti della nostra città e a noi stessi, per avere la possibilità di vivere in una città davvero libera.