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Confisca beni sequestrati alla mafia, il Comune di Foggia spiega i ritardi dei lavori

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Foggia – “In merito al Podere 596, in località Salice, occorre precisare che i tempi sono stati determinati dai complessi lavori di riqualificazione e ristrutturazione di cui necessitava l’immobile.

Lavori che hanno seguito un lungo iter burocratico che tuttavia l’Amministrazione comunale sta per risolvere. In località Salice è ubicato un fabbricato confiscato alla mafia foggiana nel 2012 e successivamente destinato a comunità alloggio destinata a favorire l’inserimento socio-lavorativo dei disabili, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, tramite il progetto della Regione Puglia denominato ‘Dopo di noi’.

Peccato che lo stesso ente regionale non ci abbia voluto finanziare anche i lavori di ristrutturazione, resisi necessari dopo aver verificato che l’immobile non era sismicamente né strutturalmente idoneo, oltre alla carenza degli allacci idrici e fognari – si legge in una nota stampa del Comune di Foggia -. Problematiche che sono emerse solo dopo un accurato sopralluogo e a cui abbiamo sopperito con fondi comunali. 

Le precisazioni del Comune di Foggia

“Il primo bando per la gestione è andato deserto per la mancata presentazione di offerte. Ecco perché ne è stato fatto un altro, lo scorso 23 febbraio 2021, in cui l’immobile è stato arricchito di arredi e strumentazioni, per le quali sono state espletate due distinte gare d’appalto per la fornitura dei suppellettili – spiegano dal Comune di Foggia -.

Ci auguriamo, dunque, di aver aumentato l’appeal da parte degli operatori e delle associazioni foggiane che potranno gestire la struttura confiscata. La comunità alloggio è costituita da due moduli abitativi, di cui uno destinato a dieci ospiti e l’altro con capacità ricettiva di otto persone.

Ogni modulo abitativo sarà destinato a utenti che presentino caratteristiche di omogeneità per macrotipologia di handicap e per classe di età, al fine di favorire l’inclusione sociale, potenziando l’autonomia degli ospiti attraverso l’organizzazione di percorsi educativi”. 

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