Cronaca

Foggia, condannato per mafia si dissocia ma non si pente

Mario Clemente, affiliato al clan Sinesi/Francavilla e condannato a 11 anni in primo grado, si converte ai Testimoni di Geova e prende le distanze dal suo passato criminale, ma senza rivelare ciò che sa.

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FOGGIA – Si converte ai Testimoni di Geova e decide di dissociarsi dal suo passato malavitoso, ma senza pentirsi. E’ il percorso spirituale e giudiziario di Mario Clemente, 35 anni, primo “dissociato” della storia della “Società foggiana”. Condannato a 11 anni per mafia in primo grado in “Decimabis” quale affiliato al clan Sinesi/Francavilla, l’uomo ha depositato una dichiarazione nel processo d’appello in corso a Bari, in cui ribadisce la volontà di allontanarsi dal mondo criminale, ma senza rivelare nulla di penalmente rilevante.

“Con questa mia dichiarazione – scrive Clemente – intendo comunicare la mia piena volontà di dissociarmi dal sodalizio criminale cui si fa riferimento; e da qualsiasi contesto che fa parte dell’illegalità. Questo perché negli ultimi anni ho intrapreso un percorso spirituale che si è concretizzato con il mio battesimo come testimone di Geova. Il resto della mia vita lo voglio usare servendo Dio, attenendomi alle norme esposte nella Bibbia, volendo essere un cittadino onesto e rispettoso della legge; e comportandomi in maniera pacifica con il mio prossimo, chiunque esso sia”.

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