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Foggia, chiesa di San Domenico: l'antica chiesa dalla forma ellittica legata ai Domenicani

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Foggia – La chiesa di San Domenico probabilmente è tra le chiese più antiche di Foggia e testimonia la presenza dell’importante ordine monastico dei Padri Domenicani nel capoluogo foggiano.

Costruita agli inizi del Settecento apparteneva ai domenicani che abitavano l’attiguo convento, attualmente sede dell’Arcivescovato. L’antica chiesa, su corso Vittorio Emanuele II, venne poi ricostruita dopo il devastante terremoto del 1731 che procurò ingenti danni a moltissimi monumenti, palazzi e chiese della città.

A quella più antica fu sostitua una più moerna instile barocco e con la caratteristica ed elegante facciata introflessa, a richiamo della struttura ellittica interna. La parte bassa, ricoperta in pietra, vede la presenza di un portale a timpano curvo, scandito lateralmente da lesene doriche sormontate da un’alta trabeazione.

L’interno è a pianta ellittica, con altari marmorei e decorazioni a stucco. Inoltre sono conservati alcuni affreschi realizzati alla fine dell’800 dal pittore foggiano Antonio la Piccirella, e lungo le navate si conservano ancora alcune pregevoli sculture lignee, come il Crocifisso e San Gioacchino.

La caratteristica chiesa di San Domenico fu interessata anche dalle vicende politiche risorgimentali della città; il 18 aprile 1848 molti foggiani confluirono in San Domenico per eleggere la propria rappresentanza alla Camera dei Deputati che avrebbe dovuto affiancare la Camera dei Pari.

Il 2 febbraio 1990, dopo un lungo periodo di chiusura, al termine di alcuni lavori di restauro, la storica chiesa foggiana fu riaperta al culto e destinata all’adorazione eucaristica. Attualmente ospita le suore “Figlie della Chiesa” ed è la sede del Centro eucaristico diocesano.

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