Cronaca

Foggia, carcere fuori controllo: sovraffollamento al 218%

La denuncia è di Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (SPP), al termine di una visita alla struttura effettuata questa mattina.

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FOGGIA – Il carcere di Foggia continua a distinguersi come uno dei più problematici d’Italia per sovraffollamento — con un tasso che raggiunge il 218% — e per la presenza diffusa di droga e telefoni cellulari tra i detenuti. A denunciarlo è Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (SPP), durante una visita alla struttura.

Il carcere di Foggia – ha ricordato Di Giacome – condivide con il carcere di Milano San Vittore il primato negativo del sovraffollamento: ospita 661 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 364 posti. Per far fronte a questa situazione, sarebbero necessari almeno 50 agenti in più rispetto all’attuale organico, che conta meno di 200 unità.

«Il carcere di Foggia accoglie una popolazione detenuta difficile da gestire, spesso responsabile di reati gravi. Le alte temperature estive aggravano ulteriormente le condizioni sia dei reclusi che del personale penitenziario. Ogni giorno vengono rinvenuti droga e cellulari. È evidente che lo Stato ha ormai perso il controllo delle carceri», ha sottolineato Di Giacomo.

Il segretario del SPP evidenzia la mancanza di un piano strategico capace di affrontare in modo strutturale le criticità che affliggono da tempo il sistema penitenziario: sovraffollamento, carenze di personale, suicidi, decessi per altre cause, aggressioni agli agenti, rivolte, traffici illeciti e l’uso incontrollato di telefoni. Secondo Di Giacomo, è indispensabile agire su due fronti: ridurre la pressione carceraria e riformare la gestione dei detenuti, distinguendo chiaramente tra chi ha commesso reati minori e chi fa parte di organizzazioni criminali attive anche all’interno degli istituti.

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