Foggia, Corda a Sportitalia: “Ci proveremo fino alla fine”

L’allenatore del Foggia, Ninni Corda, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sportitalia, nel corso della trasmissione Tuttoseried.
Tanti gli argomenti toccati dal tecnico rossonero, che deve ancora scontare due giornate di squalifica:
Sulla piazza di Foggia: “La piazza è storica, diversa da tutte le altre. Allenare una squadra che lo scorso anno era in serie B è una grande responsabilità ma anche un grande onore. Ci sono dei pro e dei contro, ad esempio.
E’ speciale giocare davanti a 5.000 spettatori, ma quando le cose non vanno bene le contestazioni sono pesanti, ma rientrano nella normalità delle cose”.
Sull’addio di Amantino Mancini: “Amantino è un professionista. Lui si è gettato a capofitto sull’avventura Foggia, ma probabilmente non ha compreso le difficoltà della serie D. Lui aveva negli occhi il calcio di serie A, la D è diversa”.
Magrini-Cretelli. “La violenza va condannata sotto ogni punto di vista, però vorrei dire una cosa. L’allenatore è sempre l’anello debole della catena e questo non va bene. Poi onestamente viene sostituito Ronaldo e non capisco perché non possa essere sostituito un qualsiasi giocatore.
Tra l’altro non mi risulta che il ragazzo in questione abbia vinto 5 palloni d’oro o le Champions League. A me è successo con un giocatore quest’anno. L’ho tolto dal campo sette minuti dopo averlo inserito. I giocatori devono capire che se un allenatore prende una decisione lo fa per il bene della squadra”.
Sul Girone H: ” Non me ne voglia nessuno, ma il nostro girone è quello più competitivo e difficile tra tutti. Non è semplice, per il valore delle rose e per il blasone delle squadre. Noi siamo lì e ci proveremo fino alla fine.”