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Quella terribile estate del ’43: Foggia e il ricordo dei bombardamenti

In questi giorni tutta la città di Foggia ha ricordato uno degli episodi più neri della sua storia: i feroci e devastanti bombardamenti di quella terribile estate del ’43, un’estate di morte e distruzione.

Una delle pagine più triste e nere della storia di Capitanata, il cui ricordo mette ancora i brividi. Bombardamenti a tappeto, una tattica violenta che resero la giornata calda del 19 agosto, simile per brutalità a quella del 22 luglio, una delle più tragiche della triste estate foggiana del ’43.

Il 1943 per la città di Foggia rappresenta una sorta di “anno zero”. Fino a quel momento i foggiani avevano sentitolo solo lo stridulo suono delle sirene che anticipavano delle esercitazioni in vista di eventuali bombardamenti.

I foggiani non immiginavano minimamente ciò che sarebbe successo in quella maledetta estate del 1943, un’estate calda di orrore, paura e tante vittime. Tra il 19 e 20 agosto, sulla già martoriata città di Foggia si riversò uno dei bombardamenti più feroci e cruenti dell’intero secondo conflitto mondiale.

“Sono le otto del 20 agosto: nessun accenno nel giornale radio al bombardamento subito da Foggia. Neanche una parola per i 9.581 morti ed oltre 600 feriti. Dopo quella del 22 luglio è stata l’incursione più violenta che si è abbattuta sulla città”, la dichiarazione delll’epoca di Luca Cicolella.

Sulle ragioni dell’accanimento delle forze armate angloamericane sulla città di Foggia ancora si dibatte molto. Sicuramente per una serie di ragioni il capoluogo dauno e le sue zone limitrofe, con numerose piste di atterraggio (in provincia di Foggia, dal 1945 ad oggi, si attesta la presenza di ben 35 basi tra aeroporti e idroscali), era considerato un luogo strategico.

Si riteneva il territorio foggiano un luogo di fondamentale importanza per il proseguimento del devastante conflitto mondiale che stava procurando numerosissimi vittime, orrore e tanta paura in tutto il mondo.

Dal libro di Leonardo Scopece Storia di Foggia leggiamo che il 19 agosto il bombardamento fu attuato in sei ondate, tra le 12.00 e le 13.35, cui fece seguito una decisiva incursione durante la notte tra il 19 e il 20 agosto. Furono impiegati ben 340 aerei, furono lanciate 2907 bombe.

Ecco cosa si leggeva in una comunicazione del 20 agosto rivolta al Capo della Polizia ad opera del questore Benigni: “Il numero delle vittime è incalcolabile e si sta procedendo alla loro rimozione a mezzo di militari…

I feriti sono numerosissimi e sono stata avviati in massima parte negli ospedali della provincia, non essendo stato possibile accoglierli in quelli della città, i cui edifici sono stati gravemente danneggiati e resi inabitabili…”.

Redazione

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