Trasporti

Foggia, Angiola: viaggiatori bloccati sul treno: un’umiliazione inaccettabile

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FOGGIA – “Quello accaduto ieri notte nella serata del 10 luglio, sulla tratta Bari–Foggia è uno schiaffo in faccia a centinaia di cittadini foggiani e pugliesi. Un treno rimasto bloccato per sei ore, senza corrente, senza aria condizionata, senza acqua e senza assistenza. Bambini, anziani, pendolari lasciati lì a cuocere in un caldo infernale. È questa l’Italia dei “diritti garantiti”? No, è l’Italia del disinteresse e dell’abbandono, soprattutto quando si tratta del Sud”. Con queste parole il consigliere comunale di Foggia Nunzio Angiola commenta la disavventura dei passeggeri sul treno bloccato.

“In Italia, circa 27 treni su 100 viaggiano in ritardo – continua Angiola – Una media che trasforma la puntualità in un optional, certificando un fallimento sistemico nel servizio ferroviario. Più che teorizzare sull’universo mondo, Salvini cominci a fare – finalmente – il ministro dei trasporti, ammesso che ne sia capace. E, personalmente, non lo credo. Il Mezzogiorno è stanco di passerelle e annunci, quando mancano risposte concrete e infrastrutture degne di un Paese civile.

Chiedo con forza a Trenitalia e alle istituzioni competenti – prosegue il consiglierecomunale – di dare ai cittadini coinvolti nella odissea della scorsa notte risposte concrete e immediate:
• piena trasparenza sulle cause del guasto;
• rimborsi integrali e tempestivi per tutti i passeggeri coinvolti;
• scuse ufficiali verso chi ha subito questo disastro;
• e soprattutto, garanzie reali che simili vergogne non si ripetano più.

“La mia solidarietà va ai tanti concittadini foggiani e pugliesi colpiti da questo esempio di malamministrazione. Ma non basta compatire: serve denunciare. Serve pretendere. Serve indignarsi. Quello che è accaduto – conclude Angiola – non è un disservizio: è una umiliazione sistemica, visto che in Italia i treni arrivano come detto per 27% in ritardo, figlia dell’incuria e dell’incompetenza”. 


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