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Foggia, Angiola interviene sul verde pubblico: situazione disastrosa

Sulla situazione del patrimonio arboreo a Foggia, suona il campanello di allarme il Movimento politico “Cambia”

FOGGIA – «Il vecchio detto “il verde non basta metterlo, bisogna anche mantenerlo” sottolinea l’importanza non solo di creare spazi verdi, come giardini o aree verdi urbane, ma anche di prendersene cura costantemente. Questo riflette una comprensione più ampia che va oltre il semplice impiantare piante o alberi; richiede un impegno per la loro manutenzione, affinché possano crescere sani e fornire i benefici ambientali e estetici previsti. Ci vediamo costretti come Movimento politico “Cambia” ad intervenire su questo punto con considerazioni che potrebbero sembrare banali e se sono banali ce ne scusiamo sin d’ora. La presenza di alberi e piante secchi sparsi per una città – ha dichiarato il consigliere comunale Nunzio Angiola – può essere indicativa di vari problemi e può avere molteplici ripercussioni negative sull’ambiente urbano e sulla comunità. Di fatto abbiamo constatato che si creano 4 tipi di problemi, come denunciato da nostri elettori e non solo:

1. Sicurezza pubblica, in relazione al rischio di cadute, poiché alberi secchi o morenti possono essere instabili e soggetti a cadere, specialmente durante condizioni meteorologiche avverse come venti forti o tempeste;

2. Decoro urbano, dato che piante e alberi morti o in cattivo stato possono condizionare significativamente l’aspetto estetico di una città, dando un’impressione di negligenza e trascuratezza;

3. Salute degli ecosistemi, per perdita di biodiversità, visto che gli alberi secchi non offrono lo stesso livello di habitat e risorse per gli animali selvatici, per non parlare della diffusione di malattie, visto che gli alberi malati possono essere portatori di malattie che possono diffondersi ad alberi sani circostanti, potenzialmente causando un’epidemia arborea;

4. Impatto ambientale, per la mancata erosione del carbonio. Gli alberi vivi assorbono anidride carbonica, contribuendo a mitigare il cambiamento climatico. Alberi morti non solo smettono di assorbire CO2, ma rilasciano carbonio accumulato quando si decompongono; perdita di benefici climatici, visto che gli alberi in salute aiutano a moderare il clima locale, fornendo ombra e riducendo l’effetto isola di calore urbana. Senza di essi, le città possono sperimentare aumenti nelle temperature locali».

«Ecco perché a Foggia occorre adottare una politica proattiva di cura e manutenzione degli alberi, eseguendo regolari ispezioni e intervenendo prontamente quando un albero mostra segni di malattia o debolezza. Abbiamo udito qualche proclama al riguardo, della serie “vedremo, approfondiremo, faremo”, abbiamo sentito di consulenze assegnante,  ma di fatti concreti nemmeno l’ombra, un assessorato dormiente o inconcludente, che non è capace di darsi degli ordini di priorità, come documentato dagli svariati alberi morti o moribondi che ritroviamo in giro per la città (si vedano le 27 foto esemplificative allegate). Urge un cambio di rotta», ha chiosato infine Angiola.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

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