Foggia, accordo tra prefettura di Foggia e procure per rafforzare attività antimafia
Siglato in prefettura punta anche a valorizzare ulteriormente l'azione dei Gia (gruppo interforze antimafia)

FOGGIA – Il prefetto di Foggia Maurizio Valiante, il procuratore della Repubblica-direzione distrettuale antimafia di Bari Roberto Rossi e il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Foggia Ludovico Vaccaro hanno sottoscritto in prefettura l’accordo di collaborazione per mettere in atto un proficuo circuito comunicativo finalizzato all’attività di prevenzione antimafia.
L’accordo, siglato in presenza dei vertici provinciali delle Forze di polizia, Con tale atto pattizio, delinea un modello di collaborazione tra la prefettura e le due procure della Repubblica di Bari e di Foggia che, tenuto conto dei profili di contiguità tra l’attività di prevenzione antimafia di competenza del prefetto e quella investigativa che spetta alla magistratura, rafforza ulteriormente lo scambio e la cooperazione, nel perimetro delle rispettive funzioni.
In quest’ottica, nel rispetto del principio del segreto d’indagine, sarà implementato lo scambio informativo di elementi finalizzati a:
• potenziare l’azione istruttoria del gruppo interforze antimafia (Gia), che coadiuva il prefetto nelle verifiche propedeutiche al rilascio dell’informazione antimafia;
• prevenire infiltrazioni criminali anche nella realizzazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dal Piano nazionale degli investimenti complementari;
• mettere a disposizione della magistratura il patrimonio conoscitivo detenuto dal Gia sia per quanto riguarda l’adozione di provvedimenti di natura interdittiva, sia in caso di accessi ai cantieri.
Il documento sancisce una prassi virtuosa e radicata di collaborazione tra le procure firmatarie e la prefettura di Foggia, valore aggiunto dell’azione di prevenzione amministrativa antimafia a tutela dell’economia legale, già sperimentata non solo con riferimento a informazioni interdittive antimafia nei confronti di imprese collegate alla criminalità organizzata, ma anche alle indagini amministrative, previste dal Testo unico degli enti locali (articolo 143), sfociate in provvedimenti di scioglimento di consigli comunali della provincia. Il tutto secondo un “modello Foggia” che caratterizza la sinergia operativa tra tutte le componenti statali, ovvero prefettura, autorità giudiziaria, Forze dell’ordine.
Composto da 7 articoli, l’accordo si fonda sul presupposto della prioritaria importanza di rafforzare l’azione di contrasto alla criminalità organizzata rispetto alle diverse forme di inquinamento del sistema economico provinciale, soprattutto rispetto ad aree e settori in cui ci sono rilevanti prospettive di investimento di capitali di provenienza illecita, e rispetto al tema dei tentativi di condizionamento da parte delle mafie di imprese e amministrazioni locali.