Spettacolo

Festival d’arte Apuliae, penultimo appuntamento con il flamenco in India di Indialucia

Settimo appuntamento di "Non soli, ma ben accompagnati - Festival d'arte Apuliae XXII edizione" che si terrà domenica 10 agosto, alle 21, alla Villa Comunale di Foggia.

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Con il settimo appuntamento di “Non soli, ma ben accompagnati”, il Festival d’Arte Apuliae si immerge ancora una volta in una straordinaria fusione culturale, promettendo sonorità esotiche e avvolgenti. Domenica 10 agosto, alle ore 21:00, la magica atmosfera della Villa Comunale di Foggia accoglierà Indialucia con il suo affascinante concerto “Il viaggio del flamenco in India”. Un titolo che non è solo evocativo, ma rappresenta l’essenza stessa di un progetto musicale internazionale che, dal 1999, ha avuto il coraggio di tessere un filo invisibile tra due delle culture musicali più antiche, affascinanti e spiritualmente intense al mondo: quella indiana e quella andalusa del flamenco. Guidati dal chitarrista flamenco Miguel Czachowski, Indialucia riunisce alcuni dei migliori musicisti provenienti da Polonia, India, Italia e Spagna, creando un ponte unico nel suo genere. Il concerto sarà un’esplorazione profonda di questo dialogo musicale. Si aprirà con Indialucia, una suggestiva zambra moresca immersa nei colori del raga Basant Mukhari, dove le melodie gitane sembreranno sbocciare naturalmente dalla musica classica indiana. Seguirà Kyabathe, in cui la bulería flamenca – danza di ritmo impetuoso e anima popolare – si intreccerà con il raga Kirwani, dai toni malinconici e ipnotici, dando vita a un brano dal fascino quasi
cinematografico. La serata proseguirà con Aroma de Cilantro, una pausa più leggera, un brano cantabile sospeso tra gioco e memoria, che renderà omaggio “coi suoi profumi” agli aromi della cucina indiana. Con Hecho con Amor sarà la volta di un’alegría flamenca, che sprigionerà tutta la solarità e la vitalità del Sud della Spagna. Hindustānī rāga ci immergerà nel cuore della tradizione classica dell’India settentrionale: una parentesi di puro ascolto, dove la musica si fa meditazione ed esperienza sensoriale. Il viaggio ci riporterà poi in Andalusia con Agueda, una soleá por bulería filtrata da una nuova sensibilità nata dall’incontro con l’India. Il percorso proseguirà verso Sud con Gangaquivir, un nome che
fonde poeticamente il Gange e il Guadalquivir, due fiumi simbolici di culture millenarie.
Sul palco, un ensemble di virtuosi: Miguel Czachowski, chitarrista flamenco di origini polacche, ideatore e cuore pulsante del progetto Indialucia. Accanto a lui Leo Vertunni al sitar, un musicista italiano con una straordinaria padronanza di questo strumento iconico della musica classica indiana, capace di tessere
melodie ipnotiche e profonde. Manish Madankar alle tabla, percussionista indiano dal virtuosismo ritmico eccezionale, infonderà la vitalità pulsante dei ritmi tradizionali indiani. Infine, Isaac Peña González, alle
percussioni e al cajón, porterà l’energia e il duende tipici del flamenco, creando un ponte ritmico tra le due tradizioni.

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