Di Giacomo: il carcere di Foggia è al collasso
Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.PP., sulla situazione attuale del carcere di Foggia: «La rivolta dei detenuti del carcere di Foggia, con la devastazione di celle e gli ennesimi episodi di pesanti minacce al personale penitenziario, ha superato ogni limite di sopportazione, ampliando il clima di autentico terrore del personale che non ce la fa più a svolgere il proprio lavoro in una situazione, senza alcuna minima garanzia di incolumità, che va oltre il collasso di questo istituto. Sia chiaro: nessuna responsabilità sia addebitata alla direttrice che, con personale ai minimi termini rispetto ad una popolazione carceraria di circa 700 detenuti, quasi il doppio della reale disponibilità e senza strumenti adeguati è di fatto impotente a fronteggiare la violenza generalizzata trasformata in “caccia al casco blu”».
Per Di Giacomo, le promesse del sottosegretario Delmastro si sono rivelate semplicistiche e, nei fatti, poco concrete: pochi giorni fa, in occasione della visita a Foggia ha annunciato l’aumento dell’organico con 32 nuove unità. Bisognerebbe, invece, fronteggiare la situazione reale che si presenta presso l’istituto di Foggia, che sarebbe diventato una “piazza” di spaccio di droga e di telefonini, stupefacenti e cellulari, che vengono sequestrati ogni settimana sequestrati dalla polizia penitenziaria.
«Ci sono pertanto tutte le avvisaglie che la situazione possa ulteriormente degenerare proprio come è accaduto con la violenta rivolta della primavera 2020 e la storica fuga di detenuti.
Anche in questa occasione vogliamo accendere i riflettori sull’Amministrazione Penitenziaria, perché non sottovaluti ancora o finga di non sapere».