Attualità

Primo caso di Coronavirus a Stornara

Stornara – “Cari concittadini, dopo tanta attesa, in data odierna, sono stato informato dalle autorità competenti, che nel nostro Comune un cittadino è risultato positivo al test Covid-19“.

Ad annunciare la presenza del primo caso di Coronavirus a Stornare è il primo cittadino Rocco Calamita che poche ore fa ha dato la notizia sulla sua pagina Facebook.

Il sindaco ha poi continuato così: “Il caso è seguito dalle strutture sanitarie e autorità competenti. Chiaramente non verranno divulgati i suoi dati personali nel rispetto della privacy.

Da informazioni assunte il paziente, riscontrato positivo al test, sta meglio e gli invio il più sentito augurio di una pronta guarigione, esprimendo la completa disponibilità e solidarietà da parte dell’Amministrazione Comunale.

Aggiungo che i familiari e le poche persone venute in contatto col paziente sono monitorate e tenute in quarantena “obbligatoria” e al momento non presenterebbero alcun sintomo.

Desidero rassicurare tutti che la macchina della prevenzione continua ad essere attiva nel rispetto delle misure igienico-sanitarie comunicate e diffuse in queste settimane.

Auspicando che tutti voi possiate condurre la vostra vita con serenità, mantenendo la fiducia nelle istituzioni competenti e confidando nella professionalità e nella passione del personale sanitario e nei volontari, siamo chiamati, tutti, ad aumentare il senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, seguendo scrupolosamente le indicazioni e prescrizioni delle autorità competenti”.

E continua: “Chiedo a tutti di agire nella consapevolezza che stiamo vivendo un momento di particolare gravità, considerando che questa è la settimana del picco, e di comportarsi senza superficialità.

Abbiamo istituito il Coc – Centro Operativo Comunale – e siamo disponibili per chi ne avesse bisogno, in particolar modo gli anziani, con la Protezione Civile e i nostri volontari a darvi tutto il supporto necessario.

Ora dobbiamo combattere e vincere quella che è a tutti gli effetti una guerra di salute, poi verrà quella economica e sociale ed infine quella psicologica, forse la più difficile.

Questa generazione non è abituata a restare in casa, ma è l’unica arma che abbiamo in possesso per evitare il diffondersi del virus”.

E conclude: “Andrà tutto bene, soprattutto se agiamo rispettosi delle regole, evitando tutto ciò che si può evitare e restando a casa, altrimenti non potremo mai combattere le altre 3 battaglie”.

Redazione

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