Coldiretti, imprenditori agricoli ostaggio della criminalità
Coldiretti Puglia: Si moltiplicano i furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici in campagna
SAN SEVERO – Dopo l’ennesimo furto di uva ad un imprenditore della provincia di Foggia, interviene Coldiretti che denuncia l’imperversare della criminalità ai danni degli imprenditori agricoli.
“Ormai nelle campagne pugliesi – si lege gin una nota di Coldiretti – le attività criminose sono legate alla “stagionalità” delle produzioni, con squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo o aprile, rubano le ciliegie a maggio, l’uva da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati. Infine sradicano e portano via gli olivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca. I furti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne.
Si moltiplicano i furti di ferro, acciaio, rame, cavi elettrici e telefonici in campagna, con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per i irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni agricole che hanno bisogno di acqua. Masserie, pozzi e strutture letteralmente depredate, chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati lasciano le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali, furti di prodotti in campo e delle piantine resistenti a Xylella appena messe a dimora, taglio di ceppi di uva da vino Primitivo, di uva da tavola e tiranti di tendoni, sabotaggi di cantine, taglio e furti di ulivi secolari, sono solo alcuni degli atti criminosi a danno degli agricoltori. (foto fogliodiSicilia. it)
domenica 25 Agosto 2024