Agricoltura

Cia Puglia: sul prezzo grano duro il Governo deve fare di più

“Sul grano duro italiano, riguardo alla tutela dei produttori e al rafforzamento della redditività della cerealicoltura italiana, il Governo deve fare molto di più. È una questione importante, profondamente connessa con la sicurezza alimentare dei consumatori e la sovranità in campo agricolo delle nostre produzioni”. È Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, a tornare su una questione che ha mobilitato l’organizzazione a tutti i livelli con una petizione sottoscritta da circa 75mila italiani e una campagna alla quale hanno aderito 44 comuni pugliesi, coinvolgendo circa 1 milione e 200mila cittadini.

STALLO DELLE QUOTAZIONI. “Abbiamo apprezzato l’operatività del piano straordinario di controlli nei porti italiani sul grano importato, così come ci siamo espressi favorevolmente sulla riattivazione della Commissione Sperimentale Nazionale sul prezzo del frumento, ma dobbiamo ribadire che quanto fatto finora non basta”, aggiunge Sicolo, “perché i cerealicoltori italiani stanno ancora aspettando il pieno avvio di tutte le misure contenute in Granaio Italia, con l’attivazione del Registro Telematico e di tutte le misure sulla tracciabilità del grano duro importato in Italia. Il Governo deve attivare gli strumenti adeguati a certificare e garantire provenienza, qualità e salubrità del grano duro che arriva nei porti italiani. Inoltre, invitiamo il Governo a promuovere una campagna di sensibilizzazione, rivolta ai consumatori, per sostenere l’acquisto e il consumo di pasta 100% italiana, realizzata interamente con grano duro prodotto in Italia”. “Le quotazioni del grano duro italiano sono caratterizzate, negli ultimi messi, da uno stallo e un livello dei prezzi ancora troppo bassi. Il rischio è che, mancando redditività, gli imprenditori agricoli rinuncino alla semina e disinvestano”.

CONTRATTI DI FILIERA. “Occorre che il Governo e tutti i soggetti del settore si impegnino per favorire i contratti di filiera che valorizzano la qualità del grano italiano, riconoscendo ad essa la giusta valutazione di mercato. Con i contratti di filiera abbiamo uno strumento importante per favorire e incentivare concretamente la produzione di grano italiano, così da diminuire la dipendenza dalle importazioni di frumento”, dichiara Sicolo. “Solo in questo modo possiamo agire realmente per salvaguardare la Sovranità Alimentare del nostro paese”.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

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