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Castello di Manfredonia, quell'antico maniero costruito per proteggere la città

Manfredonia – Avete mai visitato il Castello di Manfredonia? Costruito nella seconda metà del XIII da Re Manfredi a difesa del golfo di Siponto, rappresenta uno dei monumenti più interessanti di Puglia.

Ѐ situato in riva al mare, nella sua originaria struttura aveva pianta quadrangolare limitata da quattro torri anch’esse angolari collegate da cortine. Ma se sul piano comparativo il Castello di Manfredonia, denuncia una evidente “facies sveva”, a livello documentario è da attribuire a Carlo I d’Angiò.

Infatti i primi documenti che parlano del Castello di Manfredonia provengono proprio dalla Cancelleria angioina e risalgono all’aprile del 1279. In essi si fa riferimento al reclutamento di manodopera specializzata per l’inizio dei lavori.

Certo non è da escludere l’ipotesi che gli angioini abbiano usufruito di strutture preesistenti, riferibili a Manfredi, e che le abbiano poi inserite in un progetto più organico e definitivo. Durante la dominazione Angioina, infatti venne costruito nel cortile un portico ogivale e fu ornato il portone sud-ovest. Successivamente il castello subì numerose modifiche che alterarono l’antica pianta.

La costruzione del grosso bastione posto ad Ovest del Castello, denominato dell'”Avanzata” o dell'”Annunziata”, segna per l’edificio un’altra tappa nella storia della sua edificazione. Con esso l’immagine del Castello risulta finalmente essere rispondente alla realtà attuale.

Difatti fu costruita una cinta esterna con nuove torri ai quattro angoli; il vecchio fossato venne colmato e le torri quadrangolari dell’antica cinta furono trasformate in torri cilindriche. Nel 1620, sotto il fuoco dei tiratori turchi appostati sugli edifici più alti della città, il Castello dovette capitolare a causa anche della esiguità dei pezzi di artiglieria e perché privo di parapetti protettivi sufficientemente alti a garantire l’incolumità dei difensori.

Il Castello assume nel corso del XVIII secolo la funzione di comune caserma mentre il torrione Ovest del circuito interno viene adibito a prigione. Durante il regno dei Borboni e in epoca successiva fino al 1884 il Castello viene tenuto in efficienza in quanto Manfredonia viene qualificata “Piazza Forte”. Dal 1888 fino al 1901, anno in cui l’edificio fu acquistato dal Comune di Manfredonia, appartenne all’Orfanotrofio Militare di Napoli.

Durante la seconda guerra mondiale il castello di Manfredonia fu occupato dalle truppe tedesche che vi crearono un deposito di munizioni che fu successivamente fatto saltare.
Per l’importanza storica del monumento, il Ministero dei lavori pubblici nel dopoguerra iniziò lo sgombero delle macerie e il ripristino delle vecchie strutture.

Nel 1968, con D.P.R. del 21 giugno n. 952, il Castello viene donato dal Comune allo Stato con l’impegno, da parte di quest’ultimo, di istituire al suo interno un Museo Archeologico per conservare i reperti provenienti dal territorio circostante.

A cura di Ettore Braglia

Redazione

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