Casalvecchio di Puglia e l’Albania: torna “Vëllazëria, musica, danze, sapori, colori e cultura.
Nel borgo dei Monti Dauni oggi 26 e domani 27 luglio.

Casalvecchio di Puglia è una delle poche isole arbëreshë in Italia dove ogni anno a fine luglio va in scena “Vëllazëria” la festa della fratellanza giunta alla sua ottava edizione. L’appuntamento è per sabato 26 e domenica 27 luglio quando a Casalvecchio arriveranno gruppi arbëreshë (le comunità italiane di origine albanese) da tutta Italia, oltre agli shqitarë (gli attuali abitanti dell’Albania) da Valona e saranno oltre 100 gli artisti, i musicisti, le danzatrici e i cantanti delle formazioni folk protagoniste a “Vëllazëria”. Tutti i gruppi saranno ospitati per due giorni nelle strutture ricettive e nelle case messe a disposizione degli abitanti di Casalvecchio e dei paesi limitrofi. Pranzeranno e ceneranno insieme, in piazza, assaporando le tipicità che mettono insieme la tradizione gastronomica italo-albanese e le tipicità produttive del territorio dei Monti Dauni.“ Il legame tra Casalvecchio di Puglia e l’Albania- spiega il sindaco di Casalvecchio e vice presidente Anci Puglia, Noè Andreano – risale alla fondazione del paese. Tra il XV e il XVI secolo, il borgo fu popolato da un gruppo di soldati profughi albanesi, che, con l’invasione dei Balcani da parte dei turchi, si riversarono in massa nel territorio dauno dopo che Giorgio Castriota Skanderbeg aveva attraversato l’Adriatico per combattere al fianco di Ferdinando I d’Aragona contro Giovanni D’Angiò. Il paese rappresenta fieramente una delle 50 comunità albanesi di antica tradizione residenti in Italia, gli arbëreshë, comunità che conservano e promuovono la conoscenza di una fortissima identità storico-culturale e linguistica. Tutto questo lo metteremo in evidenza nella due giorni di fine luglio. Siamo orgogliosi di questo legame e, attraverso quel ponte che ci unisce, già da molti anni stiamo lavorando a un progetto di lungo corso che intende costruire il futuro, anche a partire da un evento che si propone come modello di promozione culturale delle comunità linguistiche minoritarie in Italia e nel mondo”.
Intanto da alcuni giorni le vie del paese si sono arricchite dalla presenza di opere d’arte e murales realizzati da artisti albanesi.
“Nei giorni scorsi – ha aggiunto il sindaco -abbiamo inaugurato uno dei lavori finanziati dal bando Attrattività dei Borghi, attraverso il quale il Ministero della Cultura ha selezionato alcuni progetti capaci di valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale dei Borghi italiani. Con questo intervento, in particolare, sono state realizzate ed installate, in maniera permanente, opere d’arte che hanno un legame stretto con la nostra appartenenza culturale arbresh. Il nostro obiettivo è quello di voler lasciare segni tangibili della nostra identità, sia per i temi che tali opere simboleggiano, sia in considerazione di chi ha realizzato ciò che vediamo. Un “museo a cielo aperto” è stato definito da alcuni, per catturare la curiosità dei visitatori e rafforzare in ciascun casalvecchiese la consapevolezza della priopria identità culturale. Ho avuto il piacere di avere altre opere di Alaniz Niz sia nella sua espressione di artista pittorico, con due straordinari murales – l’”Alba” e il “Tramonto” – che raccontano il passaggio virtuale dell’eredità culturale dalle vecchie generazioni venute dal mare alle nuove, che in quella di scultore dell’acciaio corten, con una imponente Aquila bicefala, che campeggia sull’anfiteatro del Parco Linda e con una installazione di San Giuseppe in onore della festa dei Fuochi tanto amata dal popolo di Casalvecchio.
Ma la novità di questo intervento è stata quella di avere due meravigliose opere realizzate da un artista albanese di rilevanza internazionale, Helidon Xhixha che inorgogliscono la nostra comunità dandole prestigio e visibilità”.