Casa Sollievo, clownterapia a distanza per i piccoli pazienti del reparto di Pediatria Oncologica

È ormai dal mese di marzo che, a causa della pandemia, ad alcuni speciali dottori è impossibile accedere ai reparti pediatrici per somministrare quell’essenziale terapia di cui tutti – e ancor di più i bambini – necessitano nei momenti più difficili della vita: il sorriso.
Ed è proprio guardando all’importanza della terapia del sorriso che l’IRCSS Casa Sollievo della Sofferenza ha progettato e realizzato, anche grazie a preziose donazioni di alcuni benefattori dell’Opera di San Pio, una piattaforma tecnologica dedicata alla clownterapia in videochiamata.
In seguito alle positive esperienze vissute in aprile dai bambini oncologici con l’iniziativa “Il Sorriso Chiama” di Fondazione Dottor Sorriso, la Direzione Generale di Casa Sollievo, ha ritenuto indispensabile ristabilire la presenza, seppur con modalità da remoto, dei dottori clown nel reparto di Oncoematologia Pediatrica.
«Dal punto di vista della normativa privacy, il servizio di clownterapia in videoconferenza è stato gestito come un vero e proprio servizio clinico – spiega Nicola Bellucci responsabile dei Sistemi Informativi in Casa Sollievo e in prima linea nella realizzazione dell’applicazione – e pertanto la nuova piattaforma è stata progettata e realizzata nel totale rispetto del Regolamento dell’Unione Europea per la protezione dei dati personali».
In 15 stanze della Pediatria Oncologica, compresa la sala giochi, è stato collocato un monitor televisivo di 40 pollici al quale è stato collegato un mini computer, una webcam ad alta risoluzione con microfono integrato e una tastiera Bluetooth con touchpad. L’ospedale ha messo poi a disposizione dei dottori clown alcuni locali di fronte il Poliambulatorio Giovanni Paolo II, dov’è la sede del reparto, e anche qui è stato installato un monitor televisivo con stesse caratteristiche e accessori.

«I dottori clown – continua Bellucci – accedendo alla piattaforma dalla propria stanza potranno selezionare una delle 15 stanze con cui intendono mettersi in collegamento. Dall’altra parte, al piccolo paziente basterà accendere la TV in modalità computer e, cliccando sull’icona presente sul desktop, sarà condotto automaticamente sulla piattaforma di clownterapia dove troverà in videochiamata i Dottori del Sorriso».
Gli effetti della terapia del sorriso sono straordinari e scientificamente dimostrati.
Pasticcio e Marrangio sono i clown che dal 2004 portano gioia e spensieratezza nelle Pediatrie dell’Ospedale di San Pio. Entrano in punta di piedi nella vita dei bambini e degli adolescenti presenti in reparto e una volta dentro creano caos e allegria sorprendenti.
Fondamentale è il briefing che prima di ogni incontro fanno con la coordinatrice infermieristica Celeste Ricciardi «durante il quale – afferma Mino Danuzzo, che nel 2000 ha dato vita al Dottor Pasticcio – veniamo informati sulle presenze giornaliere, sulla situazione vissuta dal piccolo paziente e sulla scorta di tutto questo improvvisiamo il nostro piccolo show».
Ogni paziente è protagonista di uno spettacolo cucitogli addosso da questi due professionisti della commedia dell’arte: «analizziamo i comportamenti, le abitudini, i gusti di ogni piccolo paziente che in quel momento vive i suoi sentimenti e le sue esperienze in modo sicuramente differente da altri pazienti lì presenti» aggiunge Michele Fiore, conosciuto in reparto come Dottor Marrangio.

«È importante – riprende Pasticcio – non ricordare solo i nomi dei bambini e dei loro genitori, maogni particolare che ci raccontano. Il nostro obiettivo è entrare nella loro vita come ventata di gioia in un momento di dolore, per questo è vietato parlare di malattia. Cerchiamo di essere proiettati sempre verso il futuro, verso il ritorno alla normalità».
Pasticcio e Marrangio si collegano settimanalmente con i bambini e la terapia in videochiamata non ha modificato il loro pazzo modo di essere: «sentivamo il bisogno ristabilire un contatto con i pazienti – concludono – e, grazie a questa piattaforma, Casa Sollievo ci ha dato la possibilità di entrare nuovamente in azione».