Carnevale di Puglia: quattro paesi nell’arte della cartapesta

Putignano, Manfredonia, Massafra e Gallipoli: la top four del Carnevale pugliese.

Al tacco d’Italia, il carnevale è già tornato! Giganti di cartapesta e bontà di Puglia rianimano le vie dei paesi più suggestivi della Puglia.
Il Carnevale di Puglia affonda le sue radici in Farinella, la maschera e il piatto tipico di Putignano a base di orzo e ceci. In provincia di Bari, come nel resto di Puglia, Putignano detiene il guinness del Carnevale. Riti e tradizioni tripartite in tre appuntamenti: la “Festa delle Propaggini”, “La Festa dell’Orso” e il “Funerale di Carnevale” emblematicamente celebrato con il rogo di un maiale di cartapesta. Un intervallo dal quotidiano fatto di grasse risate e buon cibo. Un richiamo esplicito alla cultura del Mediterraneo, una sfaccettatura di contaminazioni greche (riti agresti di Bacco e Dioniso) e medievali. Una festa antichissima, che ogni anno ormai da secoli contribuisce a dare spazio vivo e divertente alla cultura vitale e alla tradizione antichissima del posto.
Un po’ più a nord, all’ombra del Gargano, il Carnevale daunio è firmato Manfredonia. Questa festività è riconosciuta in tutta la regione per la sua rustichezza ed autenticità, proprio come il piatto forte la farrét, un rustico a base di farro e ricotta. I manfredoniani, infatti, sono soliti gustare questa prelibatezza durante il funerale di Zè Pèppe, un allegro contadino che, secondo tradizione, raggiunge la cittadina per festeggiare il carnevale tra risate e bagordi esagerati… tanto da lasciarvi le penne con una violenta influenza! Probabilmente la bellezza della “Sfilata delle Meraviglie” è così ammaliante da lasciar senza fiato!

Carnevale Di Manfredonia
Crediti Foto: ManfredoniaNews.it


Non meno scenografico è il “Carnevaletto” di Massafra dalle sembianze più sacre e religiose a partire dal 17 gennaio, il giorno “De Sant’Antuone, maschere e suòne”, momento in cui contadine e massari conducono in benedizione i propri animali da lavoro. Un rito popolare di tre giorni per riparare le offese arrecate a Gesù attraverso le brute burle carnascialesche. In previsione della Pasqua, si celebrano processioni notturne con il fine di indurre in penitenza i colpevoli. Ogni giovedì vede una ricorrenza con un piacevole invito a un pranzo familiare a base di buon vino e salsizze arrestute: “giovedì dei monaci”, “giovedì dei presti”, “giovedì degli sposi”, il “giovedì dei pazzi”, ed infine, quello “della cattiva”.
Lungo lo Ionio, anche Gallipoli festeggia il Carnevale insieme allo storico Titoru, il volto carnevalesco salentino tanto rubicondo per la fame di polpette e salsicce. Ma come può essere la vita di un povero soldato, che spera di tornare a casa in tempo per il Carnevale? Affaticata tanto da morirvi insieme all’ultimo boccone di polpetta.
In Puglia l’allegoria è di casa e prende forma attraverso l’arte della cartapesta, una delle bellezze pugliesi da scoprire nel periodo più divertente dell’anno.
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Fonte: Touring Club Italiano

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