Comuni D'Italia

Candela, uno spettacolo teatrale per condividere le storie dei migranti

I beneficiari accolti nel progetto SAI “Free Entry” protagonisti del momento culturale.

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CANDELA – Una valigia, un pallone, degli abiti tradizionali. Un momento breve di condivisione, ma molto intenso che aveva l’obiettivo di aiutare la comunità a riflettere, a pensare, a empatizzare con le storie dei migranti che vanno via dai loro Paesi d’origine in cerca di un futuro migliore. Come i beneficiari del progetto Sai – Sistema di Accoglienza e Integrazione “Free Entry” promosso dal Comune di Candela e gestito dalla cooperativa sociale Medtraining, che hanno seguito nelle scorse settimane un laboratorio di teatro curato dall’associazione L’isola che c’è Puglia nell’ambito di un percorso di inclusione più ampio intitolato “Free Entry nell’isola che c’è”.

Nel corso del laboratorio i migranti hanno intrecciato storie, vissuti, esperienze personale. Lo hanno fatto attraverso la voce, il disegno, lo spazio e da questo cammino di condivisione è nato un canovaccio che ha dato vita allo spettacolo che è andato in scena nell’atrio di Palazzo Ripandelli davanti ai cittadini e a Donata Melchionna, delegata alla cultura del Comune di Candela. «Il teatro unisce e racconta! Il teatro può essere uno strumento potente per abbattere barriere e creare relazioni – spiega Benito Quaglia, responsabile della sezione locale de L’Isola che c’è Puglia – . L’obiettivo di questo percorso era quello di favorire momenti di integrazione, di socializzazione e la conoscenza delle loro storie da parte della comunità attraverso lo strumento del teatro».

A settembre, invece, partirà un laboratorio artistico, sempre nell’ambito dell’iniziativa “Free Entry nell’isola che c’è”, con la finalità di offrire ai migranti ulteriori occasione di inclusione e valorizzare abilità creativa e manuali. Per i beneficiari di Candela si tratta di momenti importanti nel loro processo di integrazione con la comunità in cui risiedono ed in cui sono accolti dopo aver lasciato i loro Paesi a causa di guerre, violenze, persecuzioni.

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