Ambiente

Candela, la Provincia non interviene sulle emissioni odorigene

Il Comune dauno denuncia un eccessivo ritardo di Palazzo Dogana nell’avvio dell’istruttoria per permettere ad un’azienda di installare i biofiltri.

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CANDELA  –  A Candela, negli ultimi mesi, è stata denunciata spesso la situazione di disagio dovuta ad emissioni odorigene non nocive probabilmente provenienti da impianti e aziende ubicati in Località Serra. Al fine di individuare le possibili cause del fenomeno, ed eliminarle, alcune aziende presenti in Loc. Serra stanno provvedendo a dotarsi di strumenti migliorativi degli impianti, come, ad esempio, la Bel Agri, proprietaria di un impianto di biometano da scarti agricoli e cunicoli che nel mese di settembre 2024 ha presentato all’Ente Provincia una richiesta di variazione AUA per l’installazione di biofiltri per il contenimento di emissioni odorigene.  Il Comune di Candela, che in più occasioni ha chiesto alla Provincia di Foggia di effettuare controlli, ha sollecitato l’Ente di Palazzo Dogana ad avviare con urgenza l’istruttoria dell’istanza presentata dalla Bel Agri, ma,  a distanza di mesi, la Provincia non ha dato ancora cenni di vita. (foto https://corradighisolfi.it)

Nel mese di settembre, infatti, la società Bel Agri invia alla Provincia di Foggia richiesta di variante Aua per l’installazione di biofiltri. Nel frattempo il Comune di Candela, che già a settembre aveva inviato all’Ente Provincia, alla Asl, all’Arpa e ai Carabinieri Forestali “richiesta urgente di verifica rispetto alle norme di tutela igienico-sanitaria”, il 12 novembre e il 4 dicembre invia alla Provincia di Foggia due solleciti affinché si istruisse con urgenza l’istanza presentata dalla Bel Agri. Due richieste rimaste entrambe inevase.

“Lo spirito di collaborazione istituzionale di questi mesi, purtroppo – ha dichiarato il sindaco di Candela, Nicola Gatta – non ha portato a nulla. Pur  comprendendo la mole di lavoro a carico degli uffici, questo ritardo dell’Ente Provincia nell’avviare l’istruttoria dell’istanza presentata dalla Bel Agri è inspiegabile. Il Comune di Candela è stato celere, per quanto di competenza, nell’affrontare la questione – ha aggiunto il primo cittadino – ma il tutto si è arenato negli uffici di Palazzo Dogana. Al fine di tutelare i cittadini, come amministrazione comunale abbiamo, inoltre, provveduto ad estendere il servizio di monitoraggio dell’aria includendo la rilevazione delle particelle che generano ‘molestie olfattive intollerabili”.

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