Ambiente

Caccia allo storno “in deroga” anche in provincia di Foggia

In nove Comuni della provincia di Foggia si potrà cacciare lo storno per contenere i danni alle produzioni agricole

Con due appositi provvedimenti la Regione Puglia ha regolamentato la caccia ai cinghiali e agli storni. Con il disciplinare per la gestione della “caccia di selezione” al cinghiale in Puglia, la Giunta regionale pugliese ha dato ai proprietari dei fondi agricoli il via libera all’abbattimento dei cinghiali. Obiettivo del disciplinare è consentire agli agricoltori il massimo contenimento dei danni alle produzioni agricole, oltre che garantire la sicurezza durante lo svolgimento delle attività di caccia di selezione.

Inoltre la Giunta regionale pugliese ha approvato la caccia in deroga dello storno  al fine di prevenire gravi danni alle colture agricole, in particolare a quella dell’olivo. Gli storni, infatti, sono particolarmente ghiotti di olive e costituiscono in alcuni areali pugliesi un problema reale per gli olivicoltori.

Sono due le aree agricole pugliesi in cui lo storno potrà essere abbattuto: Piana litoranea tra Bari e Brindisi e nella Fascia pedegarganica in provincia di Foggia. In provincia di Foggia i comuni interessati sono  Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Sannicandro Garganico e Cagnano Varano. La caccia potrà essere effettuata dal 9 novembre al 18 gennaio, esclusivamente negli uliveti con frutto pendente fino a una distanza di 100 metri e non potrà essere utilizzato nessun tipo di richiamo.

 

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

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