Cronaca

Borgo Mezzanone: protestano i braccianti

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Prosegue la protesta dei braccianti di Borgo Mezzanone che hanno occupato il campo con nuovi container realizzato circa due anni fa e mai aperto.  “Non usciremo da qui – minacciano i manifestanti- fino a quando non entreremo nei moduli abitativi”.
In questo campo nel 2021 sono stati installati 130 nuovi containers con i fondi della regione Puglia, containers pronti all’uso, ma sono vuoti da due anni, mentre nelle scorse settimane decine di persone hanno perso la casa per gli ennesimi incendi divampati nel ghetto. Tutto questo proprio nel periodo di massimo affollamento dell’anno, quando sta per iniziare la raccolta del pomodoro.
Sul posto sono presenti numerosi appartenenti alle forze di polizia che stanno seguendo la manifestazione evitando che degeneri.
Il governo ha destinato più di 53 milioni dei fondi del PNRR al comune di Manfredonia per l’eliminazione del ghetto di Borgo Mezzanone e per trovare soluzioni abitative alternative per i lavoratori agricoli. A gennaio è stato firmato l’accordo per il progetto, che però – spiegano i manifestanti- ripete il solito copione e propone soluzioni inaccettabili: da un lato realizzare “foresterie” (cioè nuovi “campi”), dall’altro riadattare le borgate della bonifica o della riforma agraria, facendo una distinzione tra lavoratori stagionali e stanziali, come se la precarietà di vita e di lavoro a cui siamo costretti fosse una nostra scelta. Ignorando gli innumerevoli fallimenti di esperienze simili nel passato, si intende usare ingenti quantità di denaro pubblico (e quindi anche i nostri) per questioni che competerebbero ai datori di lavoro. Come se non bastasse, il governo non ha dato alcun segnale sull’approvazione di questo e degli altri progetti presentati dai comuni della provincia, e la scadenza era il 30 giugno. “Che fine faranno tutti questi soldi?” si domandano i manifestanti.

 

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