
L’allarme del segretario generale Savino Tango: “Molte imprese saranno costrette a chiudere, a pagare saranno i soggetti più deboli”
“Anche in provincia di Foggia le ricadute sul mondo del lavoro saranno pesanti in conseguenza del blocco da parte del Governo della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per i bonus edili”. È l’allarme che lancia il segretario generale della Fillea Cgil di Foggia, Savino Tango.
“Basta vedere tutti gli indicatori statistici: sia dal punto di vista della ripresa occupazionale che economica, a trainare nella stagione post pandemia è stato soprattutto il settore delle costruzioni. Nel settore delle costruzioni nel 2021 c’è stato un saldo positivi tra rapporti di lavoro attivati e cessati di oltre 1500 unità, e un saldo positivo di 1200 unità nei soli primi sei mesi del 2022. Non solo: sono evidenti le ricadute degli interventi anche sulla qualità urbana, sull’efficientamento energetico e ambientale degli immobili, sulla qualità dell’abitare nelle nostre città. Un decreto ghigliottina, che interviene dall’oggi al domani quando ancora tanti cantieri sono all’opera, non ha alcun senso e rischia di creare risultati nefasti”.
Per la Fillea “molte imprese saranno costrette a chiudere, a pagare saranno i soggetti più deboli, chi non potrà permettersi ristrutturazioni onerose e ovviamente i lavoratori. In un territorio che non brilla per dinamicità di appalti pubblici, togliere ossigeno al settore privato delle costruzioni significa rispedire in disoccupazione migliaia di operai edili”.
“Assieme alla Fillea nazionale sosterremo ogni mobilitazione anche nel nostro territorio affinché il Governo modifichi le decisioni assunte e apra un confronto con le organizzazioni sindacali. Altrimenti la strada dello sciopero generale è l’unica che ha in mano il mondo del lavoro per manifestare con forza il proprio dissenso”.