Bloccati sui treni per quasi 24 ore senza assistenza: l’odissea dei passeggeri tra Pescara e Bari

FOGGIA – Un vero incubo quello vissuto da centinaia di passeggeri lungo la tratta ferroviaria Pescara-Bari, rimasti bloccati per ore nei vagoni a causa di un guasto alla rete elettrica tra Orta Nova e Barletta. Tutto ha avuto inizio alle 17:10 del 10 luglio, ma per molti l’odissea è proseguita fino alla mattina dell’11 luglio, con una situazione definita dai viaggiatori come al limite della sopportazione: senza acqua, cibo, corrente elettrica né informazioni da parte del personale.
«È possibile rimanere bloccati dalle 23 fino al mattino, senza sapere nulla, su più treni fermi tra Cerignola e Trinitapoli per un guasto ricorrente?», si sfoga Angelo, 66enne di Bisceglie, partito da Cesena alle 16:51 con arrivo previsto a Bari per le 23:16. «Siamo arrivati solo alle 9:30 del mattino seguente. Nessuno ci ha dato assistenza, né informazioni. Nessuno si è preoccupato di noi».
Nelle prime ore dell’interruzione, i viaggiatori hanno cercato di mantenere la calma, scrutando dai finestrini in cerca di un segnale o una risposta. Ma l’unico annuncio è stato vago: «Ripartiremo tra pochi minuti». Un messaggio che si è rivelato illusorio, lasciando spazio a un silenzio angosciante.
Con il passare delle ore, l’emergenza è diventata evidente: le scorte personali d’acqua si sono esaurite, il freddo della notte si è fatto sentire, e i bagni, senza elettricità, sono diventati inutilizzabili. Particolarmente colpiti i bambini, gli anziani e chi era in viaggio da molte ore.
Solo alle 14 dell’11 luglio la circolazione è tornata alla normalità. Ma quanto accaduto ha lasciato nei passeggeri un senso profondo di abbandono e indignazione, alimentato dalla totale assenza di comunicazione e dalla mancanza di interventi concreti per alleviare la loro condizione durante l’attesa.