Comuni D'Italia
Basso Tavoliere, sei comuni cercano gestore unico rifiuti
L’importo per l’individuazione di un gestore unico per i comuni di Cerignola, Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara e Stornarella è pari a 108 milioni di euro: “Ritrovato clima di unità”
È pubblicata in Gazzetta Ufficiale e su quella Europea la gara per l’individuazione di un gestore
unico per i servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti nei comuni di Cerignola,
Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara e Stornarella (ARO 2FG). L’ammontare dell’appalto,
escluso di IVA, è di 108.288.189,37 milioni per una durata di 8 anni. Le procedure termineranno
verosimilmente entro la fine di ottobre e, salvo imprevisti, il nuovo gestore entrerà in attività nel
corso del nuovo anno. Al risultato si è giunti dopo un lungo lavoro iniziato il 14 settembre del 2022
quando il Presidente del Consorzio e sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, ha incontrato i sindaci
Umberto Di Michele (Carapelle), Adalgisa La Torre (Ordona), Domenico Lasorsa (Orta Nova),
Roberto Nigro (Stornara) e Massimo Colia (Stornarella) con i quali- all’unanimità – si è deciso di
percorre la strada di una gara unitaria per i servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti.
“È una svolta storica per il nostro territorio, che racchiude una platea di quasi 100 mila abitanti,
perché – spiega il presidente del Consorzio e sindaco di Cerignola, Francesco Bonito- ci portiamo
alle spalle un modello frazionato che non ha giovato ad alcuno dei Comuni dell’ARO. Con la gara in
corso ribadiamo due elementi centrali: la coesione territoriale e un miglioramento del servizio
puntando su un grande player in grado di innalzare il livello qualitativo della raccolta e dello
spazzamento facendo leva sulle economie di scala”.
I costi annuali del servizio sono pertanto così ripartiti: 8.066.884,95 di euro per il Comune di
Cerignola; 920.654,78 euro per il Comune di Carapelle; 422.858,43 di euro per il Comune di
Ordona; 2.151.418,60 per il Comune di Orta Nova; 812.251,86 euro per il Comune di Stornara;
“Dopo il fallimento di SIA srl ciascuno dei nostri Comuni ha dovuto sostenere costi esorbitanti per i
rifiuti, con un innalzamento della TARI che è ricaduto sugli incolpevoli cittadini, a fronte di servizi in
diversi casi non sempre soddisfacenti. Con i colleghi – rimarca Bonito- abbiamo voluto voltare
pagina ad una triste storia che ha lasciato ancora ferite vive e debiti nelle nostre città. Con i sindaci
del territorio, grazie ad un ritrovato clima di leale collaborazione, siamo andati oltre: abbiamo
ottenuto il decommissariamento degli impianti di Forcone Cafiero per avviare una nuova
programmazione del piano di gestione dei rifiuti i cui effetti potranno essere concretamente visibili
nel medio termine”.