ASL Foggia, Social Freezing: prorogato il termine per la presentazione del contributo
Il social freezing è una tecnica di preservazione della fertilità che consiste nella crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale.

FOGGIA – Prorogato il termine ultimo per presentare le istanze di ammissione al contributo Social Freezing. ASL Foggia ha fissato al 4 agosto 2025 la scadenza dell’avviso, relativo alla crioconservazione degli ovociti per la preservazione della fertilità a fini sociali. L’avviso è rivolto alle donne di età compresa fra 27 e 37 anni. La domanda dovrà essere presentata utilizzando il modello allegato all’avviso e trasmessa tramite posta elettronica certificata alla mail coordareasociosan@mailcert.@aslfg.it oppure a coordsociosanitario@aslfg.it o consegnata personalmente al Distretto Socio Sanitario (DSS) di appartenenza, in base al comune di residenza.
IL CONTRIBUTO
Il social freezing è una tecnica di preservazione della fertilità a fini sociali che consiste nella crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale. Può essere richiesta dalle donne che desiderano programmare una gravidanza e che siano nelle condizioni mediche di farlo, garantendosi una maggiore probabilità di riuscita nel caso in cui, con il passare del tempo, dovessero esserci difficoltà di concepimento o complicazioni imputabili a una riduzione fisiologica della fertilità.
Ad ASL Foggia, complessivamente, sono stati assegnati 45.832,56 euro, pari al 15,28% delle risorse disponibili che ammontano a 300mila euro, sul bilancio della Regione Puglia. L’importo è stato ripartito tenuto conto del numero di donne di età compresa tra 27 e 37 anni, residenti nella provincia di Foggia nell’anno 2024. Il contributo può essere concesso una sola volta e ammonta a tremila euro. Sarà erogato sulla base delle spese effettivamente sostenute e documentate per la crioconservazione degli ovociti. Ai fini del riconoscimento della somma, la procedura medica dovrà essere eseguita nei Centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) pubblici e privati, autorizzati dal Ministero della Sanità e inseriti nel registro nazionale PMA. ( foto https://m.dagospia.com)