Salute e Benessere

Alzheimer, associazioni pugliesi incontrano Palese e Barone

La richiesta di istituire un tavolo regionale in cui discutere i provvedimenti a favore delle persone affette da demenza e Alzheimer – avanzata dai presidenti provinciali delle associazioni della Rete Alzheimer Terzo Settore – è finalmente approdata in Consiglio regionale.

L’altro giorno i presidenti delle associazioni sono stati ascoltati dall’Assessore alla Sanità Rocco Palese e dall’Assessora al Welfare Rosa Barone nel corso di una audizione in Terza Commissione del Consiglio Regionale pugliese, richiesta dal consigliere Renato Perrini.

Quello dell’Alzheimer e delle demenze è un fenomeno più diffuso di quanto si pensi. Sono, infatti, oltre settantamila i cittadini pugliesi affetti da queste patologie. Negli ultimi anni poco è stato fatto a loro favore. Risale al 2014 – nove anni fa – il Piano Nazionale delle Demenze rimasto inattuato in Puglia a causa della carenza di personale, di strutture, di una rete di assistenza domiciliare efficace.

Ad illustrare in Commissione le problematiche dei malati e delle loro famiglie e l’urgenza di un tavolo tecnico sono stati i presidenti delle associazioni di Bari e Taranto, Pietro Schino e Pietro Sangiorgio, portavoce di tutti i presidenti presenti: Mario Gentile (Foggia), Nicola Ulisse (Bat), Pietro Rotolo (Alberobello), Francesco Parisi (Brindisi), Lugi Arbace (Salento). L’assessore Palese ha confermato l’impegno di istituire in tempi brevi il tavolo tecnico ed ha, inoltre, assicurato che la Giunta rivedrà i parametri degli attuali Centri Diagnostici e di Cura.

D’accordo su tale impostazione anche l’assessore al Welfare, Rosa Barone che ha ricordato come l’assessorato si sia mosso tanto sul piano dei Buoni utilizzabili presso i Centri Diurni che con appositi bandi.

Soddisfatto dell’esito dell’incontro il presidente dell’Associazione provinciale di Foggia Mario Gentile. “Finalmente qualcosa si muove e qualcuno ci ascolta. Sono rassicurato dall’impegno dell’Assessore Palese ad istituire il tavolo tecnico, che è uno strumento indispensabile per dare risposte ai malati e, soprattutto, alle loro famiglie. Ma questo traguardo raggiunto non deve farci dimenticare la situazione disastrosa dei CDCD (centri disturbi cognitivi e demenze) – aggiunge Gentile – indispensabili per fornire un percorso diagnostico e di presa in carico dei soggetti affetti da disturbi cognitivi e demenza e dei loro familiari. In Capitanata dovrebbero essere sei, ma ne sono stati individuati due ma solo sulla carta. Nella realtà non funzionano. La loro effettiva attivazione è un dovere del servizio pubblico. I servizi ai cittadini, specie ai più bisognosi, sono la cartina di tornasole della civiltà di un paese. E su questo fronte il nostro Paese non deve lasciare indietro nessuno”.

Articolo di Vincenzo D’errico

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio