Aggredirono medici dei Riuniti, cinque parenti di Natasha a giudizio

Prenderà il via il 21 febbraio prossimo il processo alle cinque persone che il 4 settembre dello scorso anno aggredirono alcuni medici del Policlinico di Foggia, dopo la notizia della morte di Natasha Pugliese la ragazza di 23 anni di Cerignola deceduta durante un intervento chirurgico. Lo ha deciso il gup del tribunale di Foggia Cecilia Massarelli al termine dell’udienza preliminare che ha rinviato a giudizio il padre, due fratelli, la sorella e lo zio della 23enne. Il 4 settembre i familiari della ragazza aggredirono l’equipe medica: un’aggressione documentata anche in un video che divenne virale in pochissimo tempo e che mostra i medici e gli infermieri che si erano barricati in una stanza dell’ospedale foggiano per fuggire alla furia dei parenti della ragazza morta. Natasha Pugliese, per le ferite subite dopo un incidente in monopattino a Cerignola, era stata ricoverata prima all’ospedale locale e poi trasferita a Foggia. E’ ancora in corso, intanto, l’altro filone dell’inchiesta che vede indagate 21 persone per omicidio colposo: venti tra medici e operatori sanitari per eventuale colpa medica e il giovane che il 18 giugno dello scorso anno investì la ragazza.
