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A firma di un foggiano uno studio inedito sul rilevamento automatico dei danni nei ponti

È firmato Francesco Ippolito, giovane ingegnere foggiano, uno studio
innovativo relativo al rilevamento automatico dei danni nei ponti.

Il 2023 è appena iniziato ma già può dirsi sicuramente l’anno
dell’intelligenza artificiale e del machine learning. È arrivato il momento
di applicare definitivamente i loro indiscutibili vantaggi nel campo della
manutenzione dei ponti: lo studio di Ippolito ha visto la creazione da zero
di un modello di identificazione e classificazione automatica di diverse
tipologie di difetti presenti nei ponti in calcestruzzo armato ed in
precompresso. Un lavoro quasi inedito visto che l’attuale letteratura
tecnica è ferma perlopiù a modelli di classificazione binaria (ovvero di
identificazione di un solo tipo di danno) mentre i pochi software
disponibili stanno spuntando in questi mesi nel mercato tecnico con costi
superiori a diverse decine di migliaia di euro.

Un riconoscimento da 110 e lode presso il Politecnico di Bari, dove
Ippolito ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Strutturale
presentando la tesi in Teoria e Progetto di Ponti denominata “Applicazione
del Machine Learning per il rilevamento del danno e del degrado nei ponti
esistenti in c.a. e c.a.p.”, mostrando anche la creazione di un’app per
smartphone e tablet per il rilevamento automatico dei danni. E con un
importante sviluppo di un’attività ricerca in questa direzione, chissà se
magari si possa risolvere definitivamente l’annosa questione della
manutenzione dei ponti italiani…

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