Agricoltura

A Deliceto la bandiera di “Città dell’Olio”: domani la cerimonia di consegna

Il paese entra nella rete nazionale che valorizza tradizione e innovazione olivicolo-olearia. Daunia a quota 13, nei Monti Dauni Biccari, Carlantino, Casalnuovo, Deliceto, Orsara e Volturino. Le altre sono Carpino, San Severo, San Nicandro, Serracapriola, Torremaggiore, Vico del Gargano e Vieste. Incontro sull’olivicoltura con i referenti nazionali, regionali e provinciali dell’associazione.

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DELICETO – Sabato 25 gennaio, alle ore 11, al Comune di Deliceto sarà consegnata la bandiera di “Città dell’Olio”, con una cerimonia che segna ufficialmente l’ingresso del paese nell’associazione nazionale fondata nel 1994 per unire territori, enti e realtà produttive per valorizzare l’olivicoltura quale leva di sviluppo sociale, economico e culturale. All’evento, che si terrà nella Biblioteca Marina Mazzei di Deliceto in Corso Margherita 55, parteciperà Cesare Troia, vicepresidente nazionale e coordinatore regionale della Puglia per le “Città dell’Olio”. La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali di Pasquale Bizzarro, sindaco di Deliceto, e degli assessori comunali Maria Lucia Gioia (Attività Produttive) e Adriana Natale (Turismo). A seguire, sono previsti gli interventi di Cesare Troia, della coordinatrice provinciale “Città dell’Olio” per la Capitanata Rosanna Ciuffreda, del segretario di coordinamento “Città dell’Olio” della Puglia Vanni Sansonetti e del docente dell’Università di Foggia Massimo Monteleone.

In Puglia, in assoluto la prima regione olivicola d’Italia, sono 49 le Città dell’Olio. La provincia di Foggia ne conta 13: oltre a Deliceto, infatti, aderiscono alla rete d’eccellenza Biccari, Carlantino, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Orsara di Puglia, San Severo, San Nicandro Garganico, Serracapriola, Torremaggiore, Vico del Gargano, Vieste e Volturino. “Il nostro paese”, spiega Pasquale Bizzarro, “ha un’antichissima tradizione olivicola che, negli ultimi 20 anni, ha saputo innovarsi grazie all’ingresso dei giovani nella conduzione aziendale e per merito dei vecchi olivicoltori e frantoiani capaci di trasmettere competenze, passione e amore per la propria terra. Con l’ingresso tra le Città dell’Olio intendiamo fare un concreto passo in avanti per promuovere anche il turismo dell’olio, la conoscenza dei luoghi legati alla vocazione olearia di Deliceto, un’idea di alimentazione legata all’autenticità e alla salubrità di ciò che i nostri produttori realizzano nel pieno rispetto dell’ambiente”. 

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