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250 km e tre ore d’auto per andare dal Gargano al Tribunale di Foggia, l’appello: “Riaprire il Tribunale di Rodi”

Rodi Garganico – “La riapertura del Tribunale di Rodi Garganico sarebbe un segnale importantissimo, contro una legge iniqua e sconsiderata, che consentirebbe di ripristinare un clima di giustizia e legalità, che migliorerebbe la qualità della vita del nostro territorio, restituendo sicurezza e speranza ai cittadini garganici”.

E’ il noto avocato vichese Luigi Palmieri, componente della Commissione di diritto tributario presso l’Ordine degli Avvocati della provincia di Foggia, a intervenire pubblicamente su disagi, ritardi e paradossi causati dalla chiusura di alcuni tribunali, in particolare quello di Rodi Garganico.

“La riforma della geografia giudiziaria del 2012, come è noto, ha statuito la chiusura di 31 tribunali, di tutte le sezioni distaccate di Tribunale e un drastico taglio degli Uffici dei Giudici di Pace, causando notevoli disagi organizzativi e logistici, per nulla bilanciati dai vantaggi della spending review. Una riforma che ha reso più difficili le modalità di accesso alla giustizia, sia per gli operatori del settore, che per i singoli cittadini, causando un sovraccarico di procedimenti pendenti, tutti confluiti nei Tribunali capoluoghi di provincia.

La revisione della geografia giudiziaria ha dato il colpo di grazia definitivo ad un processo di legalità, di vitale importanza per i cittadini di tutti quei territori abbandonati o, comunque, poco considerati.

I comuni del Gargano nord, da Cagnano a Vieste, si trovano ad oltre cento km di distanza dal Tribunale di Foggia. Per fare un piccolo esempio, l’altra mattina ho dovuto trascorrere tre ore in macchina (tra andata e ritorno) e fare oltre 250 km, per richiedere due certificati ed eseguire alcuni adempimenti in cancelleria. Noi operatori di giustizia ci rechiamo a Foggia non meno di due/tre volte a settimana, per garantire, tutelare e difendere i diritti dei nostri clienti. Testimoni, forze dell’ordine e personale di cancelleria sono tenuti, quotidianamente e a tempo indeterminato, ad affrontare lunghi e pericolosi viaggi per adempiere al loro dovere.

È una situazione insostenibile, che la politica ha il dovere di risolvere.  Occorre, ovviamente, considerare anche e soprattutto il bacino di utenza di ogni territorio e le esigenze che ciò comporta”.

“La riapertura del Tribunale di Rodi Garganico”, ha ribadito Luigi Palmieri, “sarebbe fondamentale, soprattutto considerando un territorio particolare come il nostro. La mancanza di un presidio ospedaliero e di uno di giustizia acuiscono un senso di smarrimento e abbandono che è diventato davvero insopportabile.

Chi ha interesse verso il proprio territorio, politico o semplice cittadino che sia, non può e non deve accettare passivamente una tale situazione. Io non l’accetto e continuerò a lottare e battermi perché meritiamo rispetto e considerazione”, ha concluso Palmieri.

Redazione

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