Costume e società
Verso il Foggia Puglia Pride con il Raimbow river festival
Tre giorni di incontri a Palazzo Dogana

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Il Rainbow River Festival è alla prima edizione e si propone come primo festival di cultura Queer della città di Foggia e provincia. Un festival che apre le porte a tutti, senza distinzioni e senza pregiudizi. Attraverso performance, talk e music live che, con il contributo di numerosi e importanti ospiti della comunità LGBTQIA+ e friendly, daranno con le loro storie e la loro arte un messaggio di libertà per la nostra intera comunità. Il festival avrà luogo a Foggia presso il Palazzo Dogana nei giorni:
5 GIUGNO:
La prima serata si apre con “Pride: storie d’orgoglio”, con la performance teatrale “Seven”, giovani che ritrovano la gioia essere unici e liberi e la presentazione del libro “La Stranizza”, un romanzo di Valerio La Martire che racconta la storia di Nino e Marco, due ragazzi siciliani che loro malgrado hanno tracciato una linea nella storia dei diritti umani
in Italia. E ancora, Stand up comedy di Letizia Amoreo, che porterà nel lato oscuro dell’arcobaleno e con Giorgio Bozzo si farà un punto storiografico del movimento LGBTQIA+, approfondendo sull’importanza del Pride e proiettando il documentario per ricordare lo storico Foggia Pride del 2015. Si chiuderà la serata con il concerto live dei Fanoya.
6 GIUGNO:
Seconda serata, in cui si raccontano “Questi corpi”. Si tratterà il tema del corpo, sessualità e generazione Z e lo faremo con la presentazione del libro “Frenesia” di Flavio Nuccitelli, un romanzo di formazione. Appuntamento anche con Bryan Ceotto, attivista social e Marta Rohani, formatrice, psicologa e delegata alla scuola nella Segreteria Nazionale di Arcigay, per uno spunto sulla generazione Z e il rapporto con il proprio corpo.
7 GIUGNO:
Terza e ultima serata con “Cultura Queer che show!”. Un’occasione per scoprire come lo spettacolo e la comunicazione inclusiva aiutano a emergere e amare sé stessi con il contributo dell’arte de La Trape, performer Drag che ha saputo raccontare sé stessa attraverso il trasformismo, insieme a Ella Bottom Rouge, Stefano Protopapa e Diego Passoni per parlare dell’importanza dei messaggi che la comunicazione e lo spettacolo
possono fornire al pubblico come strumento per l’inclusività Queer e trattare la tematica Queerness. Protagoniste, poi, le ragazze di “Brave Mai”, il primo podcast sul sesso tra donne che raccontano in prima persona, cercando di
sfatare i luoghi comuni che ruotano intorno al piacere femminile. Si affronterà inoltre il tema dell’identità, memoria, sessualità e giustizia sociale con l’antropologa visuale Elettra Gotti. Si chiuderà il festival con il concerto di Lamo, cantautrice e musicista che in passato ha collaborato con Max Gazzè e Bugo.
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