Foggia, rinasce la Rete Penelope tra le realtà impegnate nel contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica

FOGGIA – La “Rete Penelope” è una realtà composta da scuole, enti locali, associazioni, presìdi di cultura, legalità, impegno sociale e civile già attivamente in prima linea su tematiche delicate ed importanti per l’educazione dei giovani e le loro famiglie. Ieri pomeriggio, nella Sala Giunta del Comune di Foggia, è stata firmata dai rappresentanti dei numerosi partners coinvolti (Comune di Foggia, Università di Foggia, Asl Foggia, Biblioteca La Magna Capitana, Fondazione Monti Uniti, Libera, numerosi istituti scolastici –‘Catalano-Moscati’, ‘Foscolo-Gabelli’, ‘S.Chiara-Pascoli-Altamura’, ‘S.Ciro-De Amicis-Pio XII’- e varie associazioni del terzo settore) un’intesa che segna un ulteriore salto di qualità nello sviluppo di progetti educativi integrati e nelle attività di supporto e formazione, inclusione e aggregazione per i giovani della nostra comunità.
“E’ importante e necessario legare le numerose iniziative accomunate da medesimi obiettivi e finalità con un coordinamento tra i principali protagonisti dell’educazione, della formazione e della crescita dei nostri bambini e dei nostri ragazzi attraverso la cultura, lo sport, la partecipazione attiva, la socialità. Partendo dalla già grande attività educativa che giornalmente le scuole, ed in particolare gli insegnanti, pongono in essere, la rete si propone di essere di supporto alle varie tematiche che potranno essere approfondite grazie alla sinergia dei rappresentanti istituzionali, delle persone impegnate nell’associazionismo e nel volontariato, dei professionisti e mettendole a servizio del territorio, focalizzando le azioni sulla prevenzione e sull’analisi delle criticità del presente per garantire un futuro migliore, e supportare le famiglie in maniera concreta ed adeguata” spiega l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione e allo Sport Domenico Di Molfetta. “Il protocollo d’intesa rappresenta un punto di arrivo e al tempo stesso di ri-partenza, da riempire di iniziative e contenuti attraverso la centralità della cultura in tutte le sue articolazioni, e risposte all’altezza in una società in continuo mutamento che abbiamo l’obbligo di capire e conoscere, per essere al passo e non perennemente in affanno”, conclude.