Voto di scambio alle regionali 2020, rinvio a giudizio per Danilo Maffei ed altri 21 imputati
I due Maffei, così come gli altri venti indagati, respingono le contestazioni e si dichiarano innocenti.

FOGGIA – Ci sarà un processo con 22 imputati per il presunto voto di scambio in occasione delle elezioni regionali del 2020, quando a alcuni elettori sarebbero stati dati o promessi soldi per indicare sulla scheda il candidato Danilo Maffei (candidato con la lista “La Puglia Domani” di Raffaele Fitto) ; e per le presunte minacce rivolte dal padre Ludovico Maffei a dipendenti di una coop perché votassero il figlio alle elezioni comunali del 2019.
Il processo inizierà il 30 aprile. Sono 36 i capi d’accusa: 32 relativi alle elezioni regionali del 2020, 4 alle elezioni comunali del 2019. La Procura contesta a vario titolo il voto di scambio; la violazione del decreto legge 49/2008 in tema di misure per assicurare la segretezza del voto; l’istigazione alla corruzione; la violenza a un presidente di seggio (e come tale pubblico ufficiale) per costringere a commettere reato; la violenza privata.