Via Lanza: il nuovo bus a cielo aperto

Da diversi giorni è stato rimosso parte del cantiere dei lavori effettuati su via Lanza. La prima impressione non è del tutto positiva. Infatti la posizione nella quale sono state collocate le nuove panchine sembra non piacere a nessuno. Le hanno già denominate: le panchine rivolte verso la Mecca, carrozze ferroviarie, sedili dell’autobus. L’ironia dei foggiani nasce perché le panchine sono state posizionate perpendicolari e non parallele all’asse viario. Eppure il progetto originale non prevedeva questa collocazione, anzi, dovevano essere un punto di forza come sottolineò alla posa della prima pietra, sei mesi fa, la progettista Tina Morra: “Saranno panchine in pietra, dove la città possa aggregarsi, condividere e socializzare”. Ma, adesso, sembra impossibile socializzare stando di spalle. Ai dubbi dei foggiani, la Morra ha risposto così: “Quando si consegna un progetto non si è depositari del suo cambiamento, le panchine dovevano essere posizionate seguendo il lato lungo delle aiuole in modo trasversale all’asse viario”.
Ma, anche le aiuole, non sono più lunghe e rettangolari ma quadrate. A questo ennesimo dubbio ha risposto Paolo Affatato, responsabile del procedimento e Pollio, direttore dei Lavori: “Le aiuole non sono più lunghe perché abbiamo avuto problemi con i sottoservizi. Mentre per quel che riguarda il modello bisogna chiedere all’Arredo urbano non a noi”. Insomma sembra che nessuno sappia perché siano state collocate in questo modo. Nel progetto presentato alla città era previsto l’allargamento delle aiuole esistenti e l’inserimento di altre aiuole per garantire un aumento della presenza del verde. E invece gli alberi saranno solo venti. Al Comune, intanto, c’è un rimpallo di responsabilità.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno (Antonella Caruso)