Oggi l’Università di Foggia ha inaugurato l’apertura dell’anno accademico, dopo i recenti fatti che hanno visto la sfiducia al Rettore mossa dai Direttori di quattro Dipartimenti. Erano presenti Rettori e rappresentanti di diverse università italiane, professori, dottorandi e studenti. Presenti anche la Sindaca e l’assessora alla cultura della città di Foggia e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
La cerimonia è stata animata dagli interventi della Presidentessa del Consiglio degli Studenti, Emanuela Vocino; del coordinatore Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca, sezione di Foggia, Matteo Caputo; della direttrice del personale tecnico-amministrativo Sara Petrella; del Magnifico Rettore prof. Lorenzo Lo Muzio; della Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini; del Direttore di Dipartimento di Economia, prof. Di Biase.
La dott.ssa Emanuela Vocino ha incentrato il suo intervento sull’importanza degli spazi da adibire alle attività didattiche, sull’importanza del rapporto tra spazi e richiesta di iscritti sul territorio.
Il dott. Matteo Caputo ha sottolineato come la condizione dei dottorandi e dei ricercatori sia critica in termini di qualità della vita e prospettive di lavoro e che sia necessario un intervento tempestivo e deciso per garantire loro una stabilizzazione delle condizioni lavorative e un migliore rapporto tra dimensione lavorativa e dimensione privata. La direttrice Sara Petrella ha, invece, incentrato il suo discorso sull’importanza del benessere dei lavoratori che sostengono le istituzioni dell’Università e sui progetti gia avviati in tal senso. Il Magnifico Rettore ha evidenziato i punti di forza dell’Università di Foggia allo stato attuale e i risultati raggiunti fino ad ora (come il numero di 13.531 iscritti) ricordando come il suo ruolo di responsabilità lo porti a lavorare per mettere in dialogo le numerose anime di cui l’Università è ricca, ma che questo compito non sia sempre agevole da svolgere.
La Ministra dell’Università e della Ricerca ha osservato come il diritto allo studio e la legalità siano strettamente legate tra loro, in merito alla questione specifica del diritto allo studio garantito grazie alle borse di studio e di chi effettivamente possa giovarsi di questo aiuto economico.
Il prof. Di Biase ha sottolineato come l’economia e la finanza si allontanino dagli interessi del cittadino qualora non si applichino dei correttivi che abbiano come conseguenza la giusta ripartizione della ricchezza, invece che la polarizzazione tra povertà e benessere.
Questi interventi hanno espresso la necessità e l’importanza del valore dell’ uomo come singolo e in relazione, che e ciò che regge lo Stato democratico e garantisce giustizia sociale.