Un artista sta decorando le strade di Foggia

Da diverso tempo tra le strade della città, dal centro storico alla periferia, vi sono illustri personaggi, opere d’arte, volti di chi ha fatto la storia e celebri artisti. Impossibile non notarli, anche se collocati in angoli celati, traverse, su vecchie cabine dell’energia elettrica o sugli sportelli del gas e dell’acquedotto. Una forma d’arte che stimola il cittadino a guardare là dove non guarderebbe mai.
I grandi della storia, della scienza, dell’arte, della musica e dello spettacolo rivivono, nella nostra quotidianità, riprodotti su stampe che colorano gli angoli grigi e dimenticati della città, accomunati tutti da una caratteristica: sono sott’acqua e indossano maschere da sub. Si tratta di un progetto di street-art chiamato “L’arte sa nuotare” a cura di un writer fiorentino che si firma con lo pseudonimo di Blub.

“Ho iniziato per caso, anche se il caso per me non esiste. Poi ho continuato perché l’effetto che ha sulle persone mi porta a continuare. Mi dà piacere quando mi cercano per pregarmi di rimettere una stampa dove è stata strappata, o quando sono loro stessi che la riappiccicano con del comune scotch mi mette bene!” – ha raccontato il writer all’ANSA qualche anno fa.
Dante Alighieri, Galileo Galilei, Giulio Cesare, la Monna Lisa, dipinti di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Piero della Francesca e Brunelleschi. E poi ancora grandi della musica come Freddie Mercury o Stromae, l’Autoritratto di Courbet, opere rinascimentali e contemporanee come quelle di Magritte.

Queste icone, lontano dai musei, si avvicinano a noi
L’arte di Blub sta decorando tutta la penisola, da Nord a Sud; giunto in Capitanata già da un paio d’anni abbiamo chiesto all’artista, che non rivela la sua identità ma che ci dice di avere origini fiorentine, di raccontarci qualcosa del suo progetto.
Una sera, uscendo da una pizzeria con un gruppo di amici, ho notato in un angolino, sotto una lampada, il tuo Freddie Mercury; i giorni successivi le tue opere sono spuntate come funghi: Dante Alighieri e poi il noto cantautore belga Stromae. Ho capito così che ne avrei trovato altre, ed è partita una vera “caccia al tesoro” per gli angoli della città. La tua arte mi ha spinto a guardare lì dove non avrei mai guardato prima d’ora: vicoletti, stradine, angoli bassi e angoli alti. Punti in cui transitiamo ogni giorno, nell’incessante caos della vita, senza mai farci caso; è forse questo uno degli scopi del tuo progetto? Lasciarci il tempo di soffermarci e guardare dove non avremmo mai guardato?
“La tua interpretazione è azzeccatissima, quello che faccio in modalità istintiva/intuitiva l’hai tradotta in parole!!!! E quindi ti sono grato per questo! Perché visitare solo musei? C’è arte anche fuori, viva anche! Queste icone diventano ancora più familiari se, scendendo dal piedistallo di un museo, si avvicinano a noi. Penso che ci voglia più leggerezza, altrimenti ci si prende troppo sul serio!”

Diverse sono le epoche, diversi i ruoli che questi personaggi hanno avuto nella storia ma sono tutti accomunati da un oggetto: la maschera da sub. Perché?
“Siamo con l’acqua alla gola. Ci mettiamo la maschera e si impara a nuotare. Questo è il senso: crisi uguale opportunità. Quindi smettiamola di sentirci vittime di un sistema, siamo artefici della nostra vita. ‘L’arte sa nuotare’ intende tutto ciò che l’operato umano può rendere arte”.

Danneggiate perché apprezzate
Le stampe di Blub sono più consistenti dei manifesti funebri ma meno resistenti dei manifesti pubblicitari; non rovinano le superfici dove vengono affisse ma, col tempo, cedono alle intemperie. Alcune sono stati sbiaditi dalla pioggia, mentre altre si trovano strappate, molto spesso a partire dagli angoli.
In verità non si tratta di atti vandalici ma di tentativi – andati a male – di portarsi le stampe a casa: l’ingente quantità di collante, utilizzato per affiggere la stampa, ne rendere impossibile la rimozione senza che questa si strappi.

L’arte come mezzo per riscoprire la città
Non vi resta che cercare queste stampe, in compagnia dei vostri amici, della persona amata o anche da soli, durante una passeggiata, per i vicoli del centro storico ma senza dimenticare le strade periferiche (sono presenti anche lì!). Fate dei selfie, fotografateli e aggiungete gli hashtags #lartesanuotare e #blubfriends. Inviateci i vostri scatti e saranno pubblicati nella nostra pagina Instagram @foggiareporter.

Divertitevi dunque ma con rispetto: rispetto per chi ha realizzato queste stampe e le ha inviate ai propri collaboratori che le affiggono nelle strade di tutta Italia. Rispetto per ciò che rappresentano queste opere e per quei valori ai quali, i personaggi riprodotti, hanno dedicato la propria vita. Rispetto per chi, dopo di voi, vorrà cercarli e fotografarli. NON STRAPPATELE VIA, l’arte è di tutti!
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