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Truffa europa per vendita pneumatici on line. A Orta Nova la base operativa

Una società cooperativa di Orta Nova, attraverso cui veniva gestiva una vasta attività
di vendita on line di penumatici per auto ed altri veicoli a motore. È quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Foggia e Genova e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche che hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia, u richiesta della Procura Europea – Ufficio di Torino, nei confronti di 5 persone accusate di associazione a delinquere e frode fiscale. Due sono andate in carcere, 2 agli arresti domiciliari e una è stata sottoposta alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.
Disposto, anche, il sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità finanziarie e di altri beni fino alla concorrenza di 39.462.526 euro importo corrispondente al profitto della frode I.V.A., nonché il sequestro
preventivo e contestuale oscuramento dei 7 siti web utilizzati per il commercio elettronico.
Secondo i risultati delle indagini, dal 2017 l’organizzazione avrebbe generato un fatturato di circa 180 milioni di euro.


Le indagini coordinate dalla Procura Europea hanno preso avvio da due esposti presentati presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Foggia e di Genova e hanno riguardato 7 società che formalmente si trovavano in Spagna, Romania, Estonia, Ungheria e Bulgaria, ma che, in realtà, venivano gestite dall’Italia tramite
tramite una società cooperativa di Orta Nova, attraverso le quali l’organizzazione criminale indagata gestiva una vasta attività di vendita on line di penumatici per auto ed altri veicoli a motore.


Nel corso delle indagini i finanzieri hanno accertato che la cooperativa foggiana, attraverso un unico apparato organizzato di beni e persone, svolgeva tutte le attività
direttive ed amministrative delle società collocate nei diversi Paesi dell’Unione Europea e curava materialmente le cessioni di
pneumatici ai privati consumatori italiani che li avevano acquistati tramite appositi siti internet.

Secondo le indagini lo schema fraudolento non solo ha consentito la sistematica
disapplicazione dell’I.V.A. in ciascuno dei Paesi europei coinvolti nelle cessioni di beni on line, con un’evasione dell’imposta quantificata in 39.462.526 di euro ma ha anche permesso agli indagati di praticare prezzi sensibilmente inferiori alle normali condizioni di mercato, con conseguente distorsione della libera concorrenza, ai danni
degli operatori commerciali del settore.
L’esecuzione del provvedimento è stata coordinata in 10 Stati dell’Unione ed in 5 Stati extra europei dall’Ufficio di Torino della Procura Europea, con il supporto dell’Ufficio Centrale EPPO in Lussemburgo, in collaborazione con le Autorità giudiziarie dei Paesi interessati.

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