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Canne e Siponto: la storia condivisa di due luoghi della memoria

Quello di Canne della Battaglia è uno dei luoghi più straordinari della Puglia  e anche d’Italia. Come è noto, Canne fu teatro di una delle più grandi e cruente battaglie della Storia antica ed è tutt’ora considerata un capolavoro dell’arte militare del più grande stratega di tutti i tempi: Annibale. 

Si affrontavano  i Cartaginesi e i loro alleati  comandati da Annibale e i Romani guidati da due Consoli: L.Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. La battaglia si svolse sulla piana dell’Ofanto: era il 2 Agosto del 216 a.C. e le Legioni di Roma subirono la più cocente sconfitta.

I Romani lasciarono sul campo 48.200 uomini , 4500 prigionieri e un numero indefinito di feriti e mutilati (Livio:  XX, 49:39). Tra i Cartaginesi e i loro alleati morirono circa 8000 dei più valorosi uomini di Annibale (Polibio, Livio)

Una colonna di granito si erge oggi sulla collina di  Canne, poggiante su un basamento : fu eretta nel 1939 a commemorazione dello storico scontro. Su un lato del basamento sono incise le parole di Livio (XII,54:1)

“NULLA PROFECTO ALIA GENS TANTA MOLE CLADIS NON OBRUTA  ESSET”: (Certo nessun  altro popolo avrebbe saputo non crollare sotto il peso di tanta rovina)

Sull’altro lato del basamento  le parole, in greco, di Polibio ( III, 116-11): “ANDRES  AGATHOI  KAI  TES  ROMES  ACSIOI”:   (Uomini valorosi  furono e degni di Roma).

Questa colonna che si erge solitaria  verso la piana ofantina rappresenta un simbolo, un testimone della storia  tra Canne e Siponto. Secondo la Dr. F.Tinè Bertocchi (Profili della Daunia Antica n° 11) : “..la colonna fu prelevata da  Siponto ed  eretta a commemorazione della battaglia nella parte più alta della collina in vista della piana dell’Ofanto…” (anno 1939)

Ma il filo che lega  Canne e Siponto ci viene dato dalle vicende storiche che seguirono la famosa battaglia. Dopo circa 40 anni  dall’evento, i Romani dedussero ( 185- 184 a.C.) la colonia di Siponto per punire il comportamento di Arpi (città Daunia) che prima era loro alleata ma in seguito alla battaglia di Canne si schierò con Annibale. Quindi Siponto romana sarebbe nata  come conseguenza indiretta dell’evento di Canne.

I Romani potenziarono la rete viaria facendo progredire tutte le Colonie (Canne, Canosa, Siponto, Venosa…). E proprio  attraverso queste strade si diffonderà la Fede Cristiana.

E da Siponto inizierà, attraverso l’illuminato operato del Vescovo Lorenzo, nel V Sec.  il culto di San Michele sul Gargano, una delle mete fondamentali del  Pellagrinaggio.

E’ su queste vie, che saranno battute da quel  grande fenomeno religioso e culturale, che popoli di etnie, lingue e culture diverse si ritroveranno alla ricerca dell’Assoluto, accomunati  da un’unica lingua: quella del Cristianesimo.

L’idea dell’Europa dei popoli, dei grandi ideali, veri , e non quelli dell’arida economia che ebbe inizio proprio su queste strade.

Canne e Siponto: due città  unite da un ideale legame del tempo, due luoghi della Memoria, imperdibili  per chi volesse sentire ancora il palpito e i respiro della Storia.

Articolo a cura di Aldo CaroleoArcheoclub Siponto-Manfredonia

Redazione

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