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Saldi estivi 2019: 230 euro la spesa media per famiglia

Sono iniziati in questo mese di luglio i saldi estivi 2019, un consueto appuntamento per tutti gli amanti dell’abbigliamento per cercare il capo tanto desiderato o l’affare cui non si può rinunciare.

Dopo i mesi di aprile e maggio caratterizzati da un brutto tempo generalizzato su tutta la nostra penisola, i commercianti sperano in questa tornata di saldi per risollevare le vendite messe in crisi anche dalla continua pressione della situazione economica generale.

Secondo i dati di Confcommercio, sarà di circa 230 euro la spesa media per ogni famiglia durante il periodo dei saldi, che si concentrerà principalmente nell’acquisto di capi d’abbigliamento, scarpe e accessori moda.

I saldi estivi valgono circa il 12% delle vendite delle aziende che operano nel campo della moda, pertanto ci si auspica che l’arrivo della quattordicesima per molti italiani possa rappresentare una spinta nelle vendite del settore per i mesi di luglio e agosto.

Lo sconto medio è in aumento del 21,3% rispetto alla precedente stagione dove è mantenuto al 19,4%, ma in diminuzione rispetto all’ultima tornata di saldi invernali.

In primo piano, per quanto attiene i volumi di vendita, c’è l’abbigliamento femminile, con il gentil sesso sempre attento a scovare i capi all’ultima moda e le offerte imperdibili, ma anche i saldi abbigliamento uomo registrano una forte ascesa, con l’universo maschile sempre più attento a trovare e acquistare capi di qualità finalmente scontati, come l’abbigliamento realizzato da Boggi Milano, che ha dedicato una apposita sezione del suo store proprio ai capi di abbigliamento in saldo .

Come per ogni vendita promozionale, sono chiare le regole che devono osservare i negozianti per quello che riguarda la merce in saldo.

È sempre obbligatoria la sostituzione di un articolo difettoso, la tempistica con cui il cliente può richiedere il cambio è di sessanta giorni, e non una settimana come spesso è indicato dal venditore.

Nel caso in cui il capo o l’oggetto venduto è integro, la sostituzione dello stesso è lasciata alla facoltà del venditore, che potrà scegliere la tempistica entro cui fare il cambio.

Una regola utile per il cliente è di verificare la percentuale di sconto applicata, diffidate di quelli che sono sconti che superano il 50% del prezzo iniziale di vendita, perché potrebbe trattarsi di merce vecchia oppure di una non corretta applicazione del prezzo pieno di partenza.

Il consiglio, utile per tutti, è quello di affidarsi ai negozi e store online affidabili.

Infine, considerate sempre che far provare un capo d’abbigliamento non è un obbligo del venditore, anche se tutti permettono questa procedura, ma ogni punto vendita deve accettare, tra i metodi di pagamento, il bancomat e le carte di credito.

Redazione

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