Sabato 11 novembre a Manfredonia corteo di “Libera”

Il coordinamento Provinciale di Libera Foggia, d’accordo con la Diocesi di Manfredonia, ha pensato di organizzare per sabato 11 novembre una mobilitazione che attraverserà le vie della città per dire insieme il nostro fermo “no” alle mafie e ad ogni forma di violenza e sopraffazione.

Il mattino di sabato 11 novembre Manfredonia verrà percorsa da migliaia di persone appartenenti a diverse realtà istituzionali, amministrative, scolastiche, ecclesiali, associative, unite dall’impegno per la giustizia e per il bene comune.

Il corteo, che attraverserà la città toccando i luoghi più significativi, terminerà con l’intervento dal palco di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e Padre Franco Moscone, Vescovo della Diocesi di Manfredonia.

Nell’inchiesta “Omnia nostra” emerge una mafia che è stata capace di associare al modello più arcaico di mafia “militare” quello più moderno di mafia degli affari. Questo le ha permesso di penetrare con maggiore capacità in alcuni settori economici del Gargano quali, ad esempio, la pesca e l’agricoltura, finendo per controllare l’intero commercio ittico della zona.

Le indagini hanno anche riscontrato una serie di azioni violente messe in atto dai sodali per far desistere chiunque volesse ribellarsi o fosse in qualsiasi modo d’intralcio. È significativa la frase intercettata a un esponente di spicco della consorteria mafiosa il quale dichiara che: “Il mare è nostro”.

Questa mafia è capace di infiltrarsi nel tessuto socio – economico del territorio condizionando anche le scelte della politica locale, sino a giungere, nel 2019, allo scioglimento dell’amministrazione comunale.

È una mafia che utilizza metodi particolarmente violenti come quello della “lupara bianca“, per cui vengono rapiti soggetti di cui, poi non si ha più notizia.

Eppure, malgrado l’evidenza, la percezione di parte della cittadinanza è ancora bassa.

La mobilitazione del prossimo 11 novembre, come afferma il portavoce di Libera, serve innanzitutto a generare consapevolezza e a colmare un ritardo storico, figlio della sottovalutazione.

Serve a non colpevolizzare un contesto, che non è totalmente mafioso e spingere la cittadinanza a comprendere a fondo il fenomeno.

Serve per affermare che la mafia è capace di infiltrarsi nell’economia sana della città mettendo un freno allo sviluppo, sia a quello economico che a quello civile.

Gli organizzatori di questo corteo vogliono contribuire a vincere la convinzione di non poter cambiare le cose, provando a costruire percorsi duraturi di conoscenza e impegno concreto che generino proposte ed azioni.

Inoltre, vogliono colmare quella solitudine in cui spesso si trovano le vittime di questa violenza e i tanti cittadini onesti che si impegnano per realizzare percorsi di cambiamento.

Scendendo in piazza – giungendo anche da paesi e province limitrofe – significherebbe anche valorizzare l’opera di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate per il bene comune, per la dignità e la libertà delle persone. Significherebbe generare comunità lì dove le mafie creano individualismi, generando un impegno collettivo basato su valori di giustizia sociale, pace e solidarietà lì dove le mafie proliferano nell’indifferenza e nell’egoismo.

 

Per info scrivere a foggia@libera.it

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