Foggia, servizio del 118. Barone: "Licenziamenti e nessuna regolamentazione"

Foggia, servizio del 118. Barone: “Licenziamenti e nessuna regolamentazione. Ribadiamo la necessità di sentire Emiliano”

“Emiliano, invece di fare passerella prendendosi meriti non suoi per l’assunzione a tempo indeterminato di 150 lavoratori della Sanitaservice di Foggia, dovrebbe fare quanto di sua competenza, ovvero vigilare sulle associazioni che gestiscono il 118.

Purtroppo, sono diverse le segnalazioni di licenziamento arrivate dall’USB, di lavoratori che operano nelle postazioni gestite dalle associazioni di volontariato. Se è fondamentale che l’attività del 118 sia garantita e mantenuta sempre attiva, è altrettanto importante che il servizio di Emergenza Urgenza della Asl di Foggia venga finalmente regolamentano e non continui a rimanere nella gestione delle solite associazioni, senza alcuna programmazione, proseguendo senza regole, di proroga in proroga.

Per questo torniamo a chiedere al (non) assessore alla Sanità di fornirci una ricognizione sullo stato del servizio di Emergenza Urgenza del 118 della Asl di Foggia”, Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosa Barone che ha presentato mesi fa un’interrogazione rivolta a Emiliano, a cui non è pervenuta alcuna risposta. 


Ad ottobre 2018 la direzione generale della Asl di Foggia ha indetto una procedura “ponte” di selezione pubblica per l’affidamento annuale, in convenzione, della gestione di diciotto postazioni di ambulanza e di una postazione di automedica territoriali. La procedura avrebbe dovuto consentire la corretta gestione delle postazioni anche a tutela degli operatori, di ruolo e volontari, in servizio presso le Associazioni. Con sentenza n.48/2019, pubblicata in data 11/01/2019, il TAR Bari ha accolto il ricorso presentato da due associazioni di volontariato ed ha annullato il bando. 


“Abbiamo avuto notizie sull’emanazione a breve di un nuovo bando con criteri conformi a legge – sottolinea la consigliera – e auspichiamo sia davvero così. Diversamente saranno sempre le stesse associazioni a gestire il servizio senza adeguata tutela dei lavoratori e dei volontari. Associazioni che purtroppo in molti casi costringono infatti gli operatori, solo formalmente volontari, a svolgere le attività con modalità tipiche del lavoratore dipendente, costringendoli a turni massacranti. Più volte come M5S abbiamo denunciato queste situazioni, presentando anche esposti in Procura, senza ricevere alcuna risposta da Emiliano. Un’ulteriore dimostrazione della totale disattenzione che il Presidente ha nei confronti di questa importante funzione del Servizio Sanitario Regionale”

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