Rapine ai tir, sgominata pericolosa banda: 8 persone arrestate tra il Foggiano la BAT

I carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare e diverse perquisizioni nei confronti di un gruppo criminale dedito alle rapine ai tir.
I presunti responsabili sono accusati di rapine, ricettazione e porto illegale di armi. Le misure restrittive sono state disposte dal gip del Tribunale di Trani a seguito di una indagine condotta dai carabinieri di Barletta.
L’indagine è stata avviata dopo due rapine commesse ai danni di autoarticolati che trasportavano sigarette avvenute lo scorso febbraio nel territorio del comune di Barletta. L’attività investigativa ha accertato l’esistenza di articolati contatti e forme di collaborazione tra la criminalità della provincia BAT e quella del Basso Foggiano.
Un membro della pericolosa organizzazione, destinatario di misura cautelare, un pluripregiudicato residente a Ortanova, sfruttando la conoscenza di quel territorio e usufruendo di una rete di collaboratori esterni vicini alla locale criminalità organizzata offriva (nell’agro del basso foggiano) il necessario supporto logistico per occultare i tir oggetto di rapina e la relativa merce, come avvenuto lo scorso maggio quando la banda con estrema violenza ha assaltato su una strada provinciale un autoarticolato in località Montaltino, facendo perdere immediatamente le sue tracce, trasportando il mezzo e la merce nelle campagne del basso foggiano dove il tutto è stato fatto sparire in pochissime ore.
La banda criminale ha utilizzato un preciso modus operandi, caratterizzato dalla minuziosa preparazione delle rapine, mediante numerosi sopralluoghi con vere e proprie “imboscate” finalizzate all’assalto dei mezzi carichi di sigarette.
Sono stati recuperati dai carabinieri un Iveco Magirus con rimorchio e un Volvo con rimorchio oggetto di furto con buona parte delle merce trafugata dal consistente valore economico; apparecchiature di ultima generazione dedite a disinibire i segnali di comunicazione (jammer); un Iveco Magirus oggetto di rapina.
E ancora un fucile mitragliatore kalashnikov con nel serbatoio munizioni calibro 7.62, un fucile calibro 12, un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una striscia chiodata e un furgone Fiat ducato oggetto di furto. Tutte le armi sono state inviate al Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche con sede in Roma dove attualmente sono in corso accertamenti specifici.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno